L’azienda di cosmetici, precedentemente di proprietà del colosso brasiliano Natura & Co, ha venduto la maggior parte delle sue attività in Europa e Asia a un’azienda familiare. Una quota che rappresenta circa il 14% del suo business globale.
Al momento, The Body Shop non ha annunciato quali negozi saranno interessati, ma ha indicato che la vendita includerà punti vendita fisici e digitali. L’azienda prevede, così, di concentrarsi sui mercati più importanti e di aumentare la propria rete di affiliati, un altro passo nel cammino dei cambiamenti attuati negli ultimi mesi.
Dopo l’acquisizione dell’azienda da parte del fondo tedesco Aurelius Group, The Body Shop ha compiuto mosse strategiche, come la chiusura di oltre cento negozi nel 2023. Inoltre, è di pochi giorni fa la notizia che il CEO dell’azienda, Ian Bickley, lascerà la carica a pochi mesi dalla sua nomina.
Secondo gli ultimi dati, nel secondo trimestre dell’anno in corso, The Body Shop ha ridotto il proprio fatturato del 12%, a 800 milioni di reais (152 milioni di euro), con un risultato prima delle imposte di 23,3 milioni di reais (circa quattro milioni di euro). Nel primo semestre terminato a giugno, la catena ha contratto i suoi ricavi del 15%.
Il marchio è quello che ha contribuito meno al fatturato totale di Natura e anche quello che ha avuto l’evoluzione peggiore nel primo semestre. Anche in termini di redditività, The Body Shop è lungi dall’essere il più redditizio del gruppo, con un margine ebitda del 5,8%, rispetto al 5,3% di Avon e al 13,2% di Natura.