Il gruppo cosmetico L’Occitane, dopo aver chiuso l’anno fiscale 2022/2023 con un calo dei profitti del 23%, ha comunicato i risultati del primo trimestre 2023/2024 chiuso il 30 giugno 2023. Il fatturato netto si è attestato a 502,2 milioni di euro in crescita del 20,2%, grazie soprattutto alla notevole performance di Sol de Janeiro, acquisito a fine 2021, e alla discreta crescita (4,4%) di L’Occitane en Provence con un trend in ripresa in Cina. Russia esclusa, da cui il Gruppo ha disinvestito nel giugno 2022, il marchio ha registrato una crescita delle vendite del 2,5% .
Nel primo trimestre 2023/24, il marchio L’Occitane en Provence ha totalizzato vendite per 290 milioni di euro, in crescita del 4,4% a cambi costanti. Sol de Janeiro ha visto le sue vendite raggiungere i 113 milioni di euro, con un aumento del 171%. Elemis ha messo a segno un fatturato di 48 milioni di euro, segnando un balzo del 23,6%. Infine, gli altri marchi del gruppo, LimeLife, Melvita, Erborian, L’Occitane au Bresil e Grown Alchemist hanno totalizzato vendite per 50 milioni di euro, in crescita del 16,2 per cento.
Grazie alle performance di Sol de Janeiro, le vendite nell’area Americhe hanno generato 202,5 milioni di euro, in crescita del 57,5%. La regione Asia Pacifico ha visto le sue vendite raggiungere i 180 milioni di euro, in crescita dell’11,2%. Quelle della regione Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) hanno raggiunto i 120 milioni di euro, in crescita del 6,4%.
Le vendite online nel trimestre sono balzate del 24,4% a 149 milioni di euro, guidate anche in questo caso da quelle del brand Sol de Janeiro; mentre le vendite retail hanno raggiunto i 160 milioni di euro, in crescita del 3,5%, e le vendite multimarca sono state pari a 193 milioni di euro, in crescita del 50,6 per cento.
“Siamo consapevoli delle persistenti incertezze macroeconomiche, tra cui i segnali di una ripresa più lenta del previsto in Cina, l’inflazione persistente nei principali mercati esteri e i venti contrari dei tassi di cambio – ha dichiarato André Hoffmann, vicepresidente e amministratore delegato di L’Occitane, che secondo quando riportato da Bloomberg potrebbe uscire dalla Borsa di Hong Kong, dove è quotata da 14 anni –. Tuttavia, rimaniamo cautamente ottimisti sulle nostre prospettive per l’anno fiscale 2024, supportato da maggiori investimenti di marketing nei mercati e nei canali chiave per il core brand e il continuo sviluppo dei nostri nuovi marchi, Sol de Janeiro e Grown Alchemist, la label australiana acquisita dal gruppo nel 2022, nella regione Asia Pacifico e nel travel retail”.
Intanto, l’imprenditore austriaco Reinold Geiger, azionista di maggioranza e presidente della compagnia francese di cosmetica, starebbe valutando, secondo Bloomberg, di prendere il controllo del 100% dell’azienda e di toglierla dalla Borsa. L’Occitane è quotata alla borsa di Hong Kong con l’87,45% del suo capitale in circolazione. Del circolante, il 72,7% è nelle mani di Reinold Geiger attraverso L’Occitane Group. Il secondo azionista è Acatis Investment, con un 6,98%, seguito da altri inversori come Hsbc, Vanguard Group e Norges Bank.