La giapponese Kao Corporation ha chiuso il primo trimestre fiscale a 347,8 miliardi di yen (circa 2,35 miliardi di euro) in crescita dello 0,3% sullo stesso periodo 2022 quando si era attestato a 346,8 miliardi. Il reddito operativo è stato di 7,3 miliardi, in diminuzione di 15,7 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è stato di 5,4 miliardi, con un calo di 13,4 miliardi.
Il gruppo ha spiegato le perfomance sottolineando come, seppur in periodo di recupero post Covid, il contesto imprenditoriale sia ancora poco chiaro poiché i costi elevati persistono a causa dell’inflazione iniziata nel 2022. Secondo i dati delle indagini sulle vendite al dettaglio e sugli acquisti dei consumatori, i prodotti di consumo (domestici e prodotti per la cura della persona e cosmetici) in Giappone, che è il mercato chiave del Gruppo Kao, è cresciuto durante il periodo da gennaio a marzo 2023 confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente.
In queste circostanze, il Gruppo Kao ha avviato diverse iniziative basate sui tre focus strategici annunciati lo scorso febbraio: passaggio a una struttura aziendale resiliente indipendente dalle condizioni del mercato; rafforzare ed espandere le attività strategiche a livello globale; generare profitti dalle imprese che crescono rapidamente anticipando il cambiamento.
Per quanto riguarda la divisione Cosmetica le vendite sono diminuite dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 51,8 miliardi di yen. In Giappone il mercato si è ripreso consentendo ai marchi globali ‘G11’ del gruppo, Kanebo e Kate, di registrare buoni risultati. Resta debole la Cina, mentre in Europa il calo di vendite è legato all’inflazione. L’utile operativo è stato negativo di 4,5 miliardi di yen, in calo di 4,8 miliardi di yen rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Kao Corporation prevede una ripresa economica nei prossimi mesi per cui non varia la guidance sull’intero 2023 già annunciata lo scorso febbraio che stimava un incremento dell’1,9% su base annua delle vendite nette dagli 1,55 miliardi del 2022 agli 1,58 miliardi del 2021.