La campagna di valorizzazione delle profumerie si farà. L’idea sui cui lavora Fenapro da oltre due anni, e anticipata dal presidente Michelangelo Liuni nel corso del primo convegno Pambianco Beauty, è adesso diventata un progetto certo, anche se la data precisa e le modalità sono ancora in via di definizione. Di certo c’è che la campagna partirà nel 2020 e sarà finanziata solo dai dettaglianti, perché l’intesa con l’industria, a lungo ricercata, non è andata in porto.
Attualmente sono in corso le adesioni dei retailer e, nel giro di un mese si saprà quanti punti vendita hanno aderito e quindi il budget disponibile per la comunicazione. “Tra le opzioni in campo – racconta Michelangelo Liuni – si predilige la campagna televisiva, che impatta in modo trasversale e profondo, soprattutto perché il target da raggiungere è molto ampio, va dai 16 ai 65 anni. Si pensa anche ad azioni social e digital, ma tutto dipenderà dalle adesioni che stiamo raccogliendo”. Liuni aggiunge che verrà lanciato un logo, una ‘P’, il cui lettering e la cui grafica sono stati studiati da un’agenzia pubblicitaria, che verrà esposto nelle vetrine dei negozi aderenti alla campagna di canale. “Nella comunicazione tv o web – specifica il presidente di Fenapro – verranno lanciati diversi eventi, tra cui la ‘settimana della bellezza’, e i consumatori saranno indirizzati ad andare nei negozi che esporranno, appunto, il logo ‘P’. Questo logo sarà un segno distintivo, al pari della ‘croce verde’ per le farmacie”.
Il contesto da cui nasce questa campagna è l’aumento della competizione tra canali, perché in Italia il beauty è presidiato sempre più da diversi retailer. I profumieri, quindi, scendono in campo per valorizzare la loro funzione e differenziarsi dagli altri player. La campagna avrà l’obiettivo di diffondere il concetto che “se cerchi la bellezza, la trovi in profumeria” riprende Luini. La profumeria, cioè, è “storicamente il tempio della bellezza, il luogo in cui si possono avere servizi e consulenza di elevata qualità”.