Nel 2015 la vendita dei prodotti di bellezza nelle profumerie in Italia ha registrato una crescita dell’1,4%, per un giro d’affari di 1,8 miliardi di euro. Sono i dati forniti dalla società di ricerche The Npd Group, leggermente diversi da quelli elaborati da Cosmetica Italia, ma entrambi segnalano la svolta in positivo. In decisa crescita, invece, è la performance di gennaio 2016: le 2.900 profumerie selettive monitorate da Npd sul territorio nazionale hanno totalizzato, nel primo mese dell’anno, un’accelerata del 7%, e, nello specifico, i profumi sono aumentati del 9%, il trucco dell’8% e il trattamento del 5 per cento. Tornando all’anno scorso, all’aumento delle vendite in valore ha fatto da contraltare una riduzione dei pezzi venduti (-4,6%), e, di conseguenza, un rialzo del prezzo medio dei prodotti (+6,3%). “Se consideriamo solo le vendite delle marche prestige – ha illustrato Francesca Comis, senior manager beauty The Npd Group – la crescita del mercato è stata ancora più evidente, con un incremento del 2,3 per cento”. L’aspetto interessante è che lo sviluppo delle profumerie nel 2015, a differenza del 2014, è stato trainato da tutti e tre gli assi. Le fragranze, che rappresentano quasi la metà del giro d’affari totale, sono cresciute del 2,2% ma anche i prodotti per il trucco e il trattamento hanno contribuito alle performance, rispettivamente con un trend del +1,2% e +0,3 per cento. A contribuire alla crescita delle fragranze anche l’andamento positivo del Natale, come segnalato a Pambianco Beauty da alcune delle principali catene nazionali e regionali, e infatti questa festività rappresenta un quarto del venduto totale annuo e ha fatto registrare una crescita del 4% rispetto al Natale 2014. Meno significativo il peso delle vendite a dicembre per il make-up e lo skincare, ma ciononostante rimane il mese più importante per il business. A Natale Il trucco ha incrementato le vendite a valore (prezzi al pubblico) del 6,7% , mentre i prodotti per la cura viso e corpo hanno messo a segno un +3 per cento.