Natura, agricoltura locale, ingredienti a Km 0, riciclo e impegno ambientale al centro dei nuovi prodotti di bellezza. Al classico uso di ingredienti vegetali nei cosmetici si aggiunge ora la scelta dei brand più attenti all’ambiente di coltivarsi direttamente e con metodi biologici.
Dalla terra alla pelle il passo è brevissimo. E lo sanno bene le principali aziende del settore della cosmetica che stanno cercando di utilizzare sempre di più prodotti della terra, meglio se a Km 0 o biologici per potenziare i propri elixir di bellezza. E non solo c’è chi ha già pensato a costruire o acquisire i propri giardini o orti privati. Precursoni del trend sono stati marchi come Davines e Yves Rocher, ma anche Mavive che nella nuova sede si è dotata di un parco con percorsi olfattivi e di un giardino delle rose dove tra le coltivazioni propone la Rosa Moceniga, un fiore raro e prezioso, originariamente importato in Francia dall’antica Cina e coltivato poi a Venezia. Esempio virtuoso anche quello de L’Erbolario, marchio lodigiano fondato da Franco Bergamaschi con la moglie Daniela. “Noi siamo ecosostenibili, rispettosi della natura e dell’ambiente, ed eticamente corretti da quando siamo nati nel 1978 e ora siamo diventati Società benefit proprio per consolidare il nostro impegno per una crescita sostenibile e farla entrare nel nostro statuto social – sottolinea in un’intervista lo stesso Bergamaschi -. Facciamo prodotti in sintonia con la natura, inseriti in un contesto ambientale e umano interamente ecosostenibile ed eticamente corretto”. Infatti le materie prime per la produzione di fitocosmesi sono coltivate in Umbria mentre dall’orto botanico di tre ettari, creato nel lodigiano, provengono tutte le erbe aromatiche, come menta, timo, camomilla, echinacea e rosmarino, tutte da utilizzare fresche, appena colte. Acqua di Parma con la sua linea di profumi Blu Mediterraneo, promuove invece le eccellenze e i territori del sud Italia, rendendo omaggio ai suoi agrumi. Tra questi, il mandarino tardivo di Ciaculli è il protagonista della fragranza di Acqua di Parma Mandarino Millesimato prodotto in limited edition e commercializzato con una targhetta dorata che ne celebra l’esclusività e la preziosità. “Con una produzione di soli 2022 pezzi numerati, questa fragranza è un inno alla calda estate assolata del 2022, che ha reso il mandarino tardivo di Ciaculli, coltivato nel territorio di Castelvetrano, particolarmente intenso per gusto e olfatto e succoso – riporta una nota di Acqua di Parma -. Il raccolto anticipato del mese di ottobre 2022 preserva il profilo fresco e rivitalizzante del mandarino, donando alla fragranza un carattere vivace, arioso e deciso”.
UPCYCLING PER LA PELLE
Le filiere beauty, non sono solo a chilometro zero, ma anche sempre più circolari. Così dagli orti e dai frutteti arrivano formule cosmetiche realizzate con gli scarti di piante aromatiche, frutta e verdura. È la tecnica dell’upcycling o circular beauty, che consente di dare una seconda vita a quelle parti degli ortaggi, come i semi e le bucce, che solitamente vengono buttate. Secondo l’indagine ‘Upcycled Cosmetic Ingredients Market Research, 2031’ condotta da Allied Market Research, si prevede che entro il 2031 la circular beauty raggiungerà i 433,5 milioni di dollari, con un tasso di crescita annuo composto del 6,6 per cento. Non è un caso che la nuova linea skincare di Naturaverde si chiami proprio Upcycling perché propone due linee con principi attivi, mirtillo e pompelmo, ottenuti tramite un innovativo processo di estrazione enzimatica da residui di produzione dell’industria alimentare. La conversione di rifiuti alimentari in prodotti di bellezza sostenibili è l’obiettivo delle linee Bio-Essential Orange, Bio-Hydra e Bio-Volume di Bioclin, marchio che fa capo a Istituto Ganassini, che ha raccolto la sfida impegnandosi in una collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, l’organismo operativo di Slow Food per la tutela della biodiversità. Attraverso un supporto diretto al progetto di Slow Food dei Presìdi, Bioclin ha potuto sostenere piccoli produttori valorizzando territori, mestieri e tecniche tradizionali salvaguardando specie autoctone di ortaggi e frutta. C’è tutto l’impegno di HöbePergh nei body wash Wood Moss e Red Wild, due prodotti assolutamente innovativi che nascono dalla collaborazione con Rigoni di Asiago, eccellenza veneta nella produzione di confetture biologiche a km 0. HöbePergh, con 27 anni di esperienza, ha reinventato il concetto di naturale, attraverso ricerca, sperimentazione ed innovazione fitoterapica, partendo da un ambiente unico al mondo, quello dell’Altopiano di Asiago, ricco di piante alpine officinali con principi attivi ineguagliabili. Le produzioni a basso impatto ambientale e l’utilizzo di ingredienti naturali nelle formulazioni garantiscono prodotti 100% sostenibili che, grazie anche alle moderne biotecnologie, risultano fortemente efficaci. Nel dettaglio, HöbePergh ha realizzato un innovativo progetto con la Rigoni per recuperare la vinaccia ottenuta dalla buccia del lampone selvatico, la parte del frutto più ricca di principi attivi preziosi per il benessere della pelle e produrre Red Wild Body Wash e Wood Moss Body Wash. “L’Altopiano è un posto unico al mondo, che portiamo nei nostri prodotti naturali per la cosmesi – spiega Matteo Sgarbossa, direttore commerciale e membro del cda di HöbePergh. Con oltre 24 anni di ricerca, l’azienda reinventa il concetto di naturale per dare vita a soluzioni di bellezza efficaci e certificate, con brevetti unici ed innovativi mai finora utilizzati in ambito cosmetico. Prende invece il nome dalle Langhe piemontesi, LeLang Skincare, brand fondato da Elisa Avalle nel 2020. “Nasciamo da un grande amore per i boschi e per la natura incontaminata, una passione che ci caratterizza e spinge in prima linea nel perseguire obiettivi di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere le possibilità delle generazioni future. Oltre al mio interesse per la cosmetica e per il benessere della pelle, l’idea di creare una linea di trattamenti che valorizzasse i preziosi frutti del mio territorio è intrinsecamente appartenente alla storia della mia famiglia. Complice, infatti, è la passione familiare per la biodiversità da parte di mio padre Francesco, ex cacciatore pentito, che proprio a Cherasco ha dato vita a un fitto bosco di piante secolari, ripopolato con la mera intenzione di lasciare alle generazioni future un pezzo di terra incontaminata in cui respirare”, racconta Elisa Avalle fondatrice e CEO del brand. La piccola oasi verde di 32 ettari, nel tempo destinata a crescere e svilupparsi, è diventata così occasione di ricerca e studio sul campo di frutti, piante e fiori da cui estrarre attivi prodigiosi per una cosmetica straordinariamente efficacie e funzionale, derivanti da materie prime naturali e secondo i criteri di eco-sostenibilità e difesa della biodiversità).
NON SOLO MADE IN ITALY
Particolarmente forte in Italia, il trend global to local è in realtà una tendenza a livello mondiale. Secondo quanto riportato in una ricerca di Euromonitor ripresa da Wwd, il suo successo si deve alla richiesta di maggiore sostenibilità, con filiere a chilometro zero e supporto alle comunità locali. “C’è un movimento verso il localismo e l’autenticità soprattutto tra i più giovani, che sono alla ricerca di marchi che si allineano di più con i loro valori”, ha detto a Wwd l’analista di Euromonitor Olivia Stelmaszczyk. Spinti dalla volontà dei consumatori di sostenere gli attori locali e la loro mentalità sempre più eco-consapevole, le aziende con catene di approvvigionamento a chilometro zero, formulazioni naturali e supporto delle comunità locali, i marchi più piccoli stanno diventando sempre più grandi. Con la mentalità ‘persone oltre il profitto’ che guadagna trazione tra i consumatori più giovani, questi marchi stanno guadagnando punti extra per l’autenticità rispetto agli attori di bellezza più grandi. La nascita di nuovi brand sta aprendo la strada a un mercato più eco-consapevole, dove gli ingredienti usati nei prodotti vengono prodotti dall’azienda stessa, per una bellezza pulita e senza sprechi. Ne è un esempio Gisou, il marchio fondato dall’influencer Negin Mirsalehi. Nato nel 2013, il brand nasce ‘dalla passione per le api mellifere e la cura dei capelli’. La famiglia Mirsalehi si occupa infatti di apicoltura dal 1972. La madre dell’influencer, scopre nel 1990 le proprietà idratanti e nutrientidel miele e inizia a sperimentare creando le proprie formule fatte incasa, utilizzando il miele Mirsalehi. Cinque anni di esperimenti portano alla nascita di un olio per capelli, realizzato con miele fresco, oggi considerato il best seller di Gisou. E non è il solo. Da più di dieci anni Guerlain si impegna nella tutela delle api, simbolo della Maison ed emblema della sostenibilità. Inoltre la Ricerca Guerlain ha lavorato incessantemente con miele e pappa reale per creare Abeille Royale, un programma skincare arricchito con Blackbee Repair technology. Il potere riparatore del miele puro dell’Ape Nera dell’isola francese di Ouessant è il cuore di questa linea di trattamenti.