La bellezza e il benessere passano attraverso la diagnosi scientifica delle caratteristiche della pelle. Questo il dictat del brand francese di cosmesi professionale che ha fatto il suo ingresso sul mercato italiano con una filiale a Milano e due Ambassades tra Roma e il capoluogo lombardo.
Biologique Recherche, brand francese di cosmesi professionale fondato alla fine degli anni ’70 da Yvan e Josette Allouche, marito e moglie, rispettivamente biologo e fisioterapista esperti nella cura della pelle, ha deciso di investire sull’Italia, aprendo nel gennaio 2023 la sua filiale italiana a Milano e la prima ‘Ambassade’ a Roma. “Quella milanese è stata la prima filiale europea per la marca che ha oltre cinquant’anni di vita ma si è sempre mossa con distributori”, esordisce Chiara Ferrari, country manager Italia di Biologique Recherche, ricordando che l’azienda iniziò con due filiali storiche negli Stati Uniti e in Cina. Sebbene i dati di Cosmetica Italia posizionino il mercato italiano al terzo posto per consumi di cosmetici, per la categoria cura viso e cura corpo l’Italia è il primo Paese a livello europeo. “Questo potenziale di mercato ha portato alla scelta del debutto in Italia, nello specifico a Milano come sede degli uffici e in provincia di Pavia per la logistica”, prosegue Ferrari. L’ingresso in Italia aveva come obiettivo anche lo sviluppo delle partnership B2B con hotel 5 stelle, day spa e medical spa, intermediari dei clienti finali del brand. Si tratta di strutture di pregio attentamente selezionate al fine di mantenere il posizionamento alto del brand. Se la filiale milanese è la finestra del marchio sul nord Italia, l’Ambassade a Roma ne incrementa la visibilità al Centro-Sud. Ed ora è già pronta la prossima mossa: l’apertura a settembre di un’Ambassade a Milano.
Quale ruolo svolge l’Ambassade per il posizionamento di marca?
L’Ambassade è, di fatto, un istituto estetico dove vengono proposti in esclusiva i nostri prodotti ed effettuati i nostri trattamenti. Il suo obiettivo principale, però, è far crescere la notorietà della marca e comunicare una chiara indicazione del nostro posizionamento, alto ma inclusivo, ai nostri partner affinché sappiano di poter utilizzare il brand all’interno delle proprie strutture. Il livello alto del posizionamento dipende dall’esperienza, unica e avvolgente, che garantiamo e dal servizio e dai risultati.; l’inclusività dall’ottimo ‘value for money’.
A quale target vi rivolgete?
È interessante notare come la nostra proposta sia apprezzata non solo dal tradizionale target dell’estetica professionale composto da donne ‘âgées’, ma anche dagli uomini, per il 30%, molti dei quali con un’età che oscilla tra i 30 e i 40 anni. Questo perché la nostra offerta mira a risolvere le imperfezioni della pelle, presenti a tutte le età e non solo le problematiche legate all’ageing. Biologique Recherche propone un’offerta completa per corpo, viso e cuoio capelluto che parte da una forte sinergia tra cosmetico e trattamento. La personalizzazione è al centro dell’offerta della marca che fa della diagnosi un suo cavallo di battaglia: un approccio supportato dalle terapiste delle Ambassades o dai partner che formiamo per utilizzare strumenti tecnologicamente avanzati che, con l’uso di sonde, riescono a rilevare il sebo, la tenuta della barriera cutanea, l’elasticità, l’idratazione e la pigmentazione per permettere ai nostri professionisti di proporre ai clienti routine ad hoc.
Che piani avete per il mercato italiano?
Destiniamo ingenti investimenti nello sviluppo, sia in termini di innovazione tecnologica e di prodotto, sia in termini di ampliamento corporate. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo aperto la filiale italiana, l’Ambassade a Roma e ora, il nostro prossimo progetto prevede l’apertura dell’Ambassade di Milano. Luoghi da ‘Mille e una notte’ dove vivere l’esperienza al meglio. Stiamo valutando due ulteriori aperture in importanti città italiane nei prossimi tre anni, ma già ad oggi con queste due location possiamo dire di coprire l’intero territorio nazionale. Biologique Recherche ha come core business la creazione di partnership, mentre le Ambassade sono vetrine, laboratori dove leggere il consumatore e testare iniziative da riproporre poi ai nostri partner.
A livello di Gruppo cosa prevede il progetto di accelerazione?
A livello internazionale il piano è di filializzare il business e portare avanti il posizionamento professionale facendo convivere in modo coerente l’approccio B2B e B2C. In Europa, dopo l’Italia, il Gruppo ha aperto in Belgio, una filiale dedicata ai Paesi del Nord quali Svezia, Finlandia e Norvegia. Poi in Germania e in Francia, casa madre, che di recente è diventata filiale. Il progetto è comune a tutti i Paesi: apertura in concomitanza della filiale, per gestire le partnership, e dell’Ambassade per affermare il posizionamento e la riconoscibilità della marca. Negli Stati Uniti, filiale storica del gruppo e ancora oggi mercato principale, l’Ambassade di Los Angeles è stata di recente accompagnata da una filiale a Boston e altre due ne arriveranno a Houston e New York. In Asia oltre alla filiale cinese, ne è stata aperta una negli Emirati Arabi, in Thailandia ed è in arrivo in Giappone. Per la gestione del mercato Apac è stata costituita una sede a Bangkok.
La vostra piattaforma digitale è un’ulteriore leva di investimento?
Abbiamo avviato la piattaforma digitale mybr.it in contemporanea all’apertura della filiale milanese per creare un luogo di incontro con il consumatore. Questo strumento approccia il mondo digitale alla ‘Biologique Recherche’, offrendo consulenze digitali e gratuite che prevedono una diagnosi tramite anamnesi ed osservazione, per proporre la routine più adatta al caso, da acquistare online e ricevere a domicilio. Un servizio che non entra in conflitto con i quelli offerti dai nostri partner ma si propone come mezzo per far conoscere il marchio. Ne è riprova l’incremento di partner e di utenti nei touch point fisici legati al brand.