Considerato lo scenario macroeconomico mondiale, la prudenza è d’obbligo. Tuttavia, in uno contesto internazionale improntato alla cautela e dominato dall’idea della normalizzazione della domanda mondiale, il mondo della bellezza italiana continua a marciare a passo spedito anche quest’anno. Peraltro, decisamente meglio degli altri settori industriali del lifestyle italiano. Per il 2024 le stime di Cosmetica Italia indicano un incremento dell’export del 12 per cento. È vero, siamo lontani dal progresso dei venti punti percentuali del 2023, ma la crescita a doppia cifra di questi tempi si configura come un risultato d’eccezione, cosi come le previsioni di fatturato l’intero settore della cosmetica che segnano un +10% sul già ottimo 2023. È evidente, quindi, che si tratta di dati ben superiori rispetto alle previsioni di fatturato della filiera dell’arredo, stimate in un +4,5% e di un più timido incremento del 2% del tessile-moda.
Sempre parlando della bellezza, il trend italiano sembra performare anche meglio del trend internazionale stando alle proiezioni di Statista a livello worldwide per il segmento beauty & personal care (che comprende al suo interno sia il make up, sia lo skincare, le fragranze, beauty tech e il personal care), secondo cui l’aumento quest’anno sarà di tre punti percentuali per un valore di 646 miliardi di dollari.
La bellezza si conferma, quindi, l’asso nella manica del made in Italy e un settore che, stando ai conti e alle previsioni, non sembra risentire delle altalene del mercato e delle bolle speculative che hanno interessato in questa fase alcuni segmenti dell’universo del lusso. Il comparto si è sempre contraddistinto dalla rapida flessibilità nell’adattarsi alle esigenze dei consumatori. È poi un dato di fatto che il beauty sia riuscito ad agganciare pienamente il traino dell’online e dei social media, proprio in virtù del fatto che questo genere di prodotti trova la sua allocazione perfetta in termini comunicativi in questi canali divenuti tra le principali fonti di informazioni per le nuove generazioni. Ecco, quindi, il mix perfetto su cui si poggia la solidità dell’industria della bellezza e che le consente di presentarsi come un settore coerente e affabile. Di questi tempi, non è poco.