AF1, holding di investimento milanese dell’imprenditore Alessio Badia, ha acquisito il 55% del brand Layla Cosmetics, fondato a Milano nel 1936 da Emanuele Rossetti, e il 50% dell’immobile di via Pestagalli 21, dove dal 1952 l’azienda ha la sua produzione. “Da anni volevo allargare l’orizzonte dei nostri business, ma ero alla ricerca di una realtà già affermata che fosse da esempio in un settore tanto contemporaneo e soprattutto che
producesse direttamente in Italia – dichiara Alessio Badia, le cui società vantano diverse partecipazioni nell’universo fashion -. Layla presenta queste caratteristiche e sono certo che insieme a Babila Spagnolo, art director del brand fondato da suo nonno, e al suo team sapremo condurre una transizione fluida e dare un’accelerazione allo sviluppo del business, grazie a una visione condivisa del mercato e delle strategie da adottare”.
Nata con la produzione di smalti per unghie, dal 1975 Emma Rossetti, figlia del fondatore e mamma di Babila Spagnolo, diversifica l’offerta dell’azienda di famiglia ampliandola al make up, a cui fanno seguito i prodotti di skincare. Oggi il core business degli smalti rappresenta il 60% del giro d’affari totale, mentre make up e skincare pesano per il 20% ciascuno. La società distribuisce i propri prodotti, tutti realizzati internamente, in circa 3.000 punti vendita in Italia e 500 all’estero, tra Europa, USA, Sud America e Middle East. La strategia della nuova proprietà per il prossimo futuro è di consolidare i Paesi esteri in cui il brand è già presente, massimizzare il mercato americano e approcciare i territori asiatici, partendo da Cina, Giappone e Corea del Sud.
Oltre a continuare a focalizzarsi sul canale wholesale, nel 2025 Layla ha in programma di debuttare nel travel retail con l’apertura di pop-up store nei maggiori aeroporti e stazioni italiani, e di sviluppare a livello europeo il canale e-commerce, che oggi è presente solo in Italia e rappresenta il 12,5% delle vendite totali. “Nel 2023 Layla Cosmetics ha registrato un fatturato di 8 milioni di euro, il 95% dei quali realizzati in Italia. Il nostro obiettivo a 5 anni è di arrivare a 20 milioni di giro d’affari, portando l’estero al 50% delle vendite. Si tratta del nostro primo investimento nel mondo beauty, ne seguiranno presto altri”, conclude Badia.