La farmacia, terzo canale distributivo italiano per i cosmetici, conferma un andamento più che positivo. Dall’analisi condotta da Pambianco sui fatturati 2023, emerge infatti un’accelerazione delle vendite, confermando aziende solide in un mercato ricco di possibilità e opportunità per crescere proprio in ambito di cosmetica. Analizzando la classifica le top 5 aziende made in Italy hanno realizzato ricavi in netta crescita e nel dettaglio, tutte le società prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2023 con un aumento di fatturato. Per due di queste si è trattato di un salto in avanti a doppia cifra. Per quanto riguarda la classifica delle principali filiali si denota come la crescita percentuale sia minore, anche se, sono comunque due le società prese in esame dallo studio che hanno chiuso il 2023 con un aumento di fatturato double digit. La farmacia quindi, anche nel 2023, si è confermata un luogo d’acquisto importante per i prodotti di bellezza, dove è possibile vivere un’esperienza positiva grazie alla professionalità dei farmacisti sempre più esperti del settore beauty e a shopping experience sempre più personalizzate.
MADE IN ITALY AL TOP
Andando più nel dettaglio dell’analisi di Pambianco, a guidare la classifica delle top 5 aziende italiane è Istituto Ganassini che ha raggiunto nel 2023 quota 217 milioni di euro di fatturato in crescita dell’8 per cento. “Stiamo ancora chiudendo il dati consolidati – commenta Giuseppe Ganassini, AD Istituto Ganassini – ma possiamo tranquillamente dire che il 2023 si è chiuso con una crescita a due cifre, dove abbiamo consolidato i paesi principali e abbiamo continuato lo sviluppo internazionale aprendo nuovi paesi”. E non è tutto. “Parlando di Ganassini – prosegue l’AD – lo sviluppo del mercato italiano resta sempre al centro dei nostri progressi con brand come Rilastil, Tonimer, Vitamindermina e Vidermina, solo per citarne alcuni. Il medico rimane per tutte le marche l’interlocutore di riferimento supportato dalla professionalità del farmacista che con le sue conoscenze tecniche è il migliore partner per le nostre marche. Non dimentichiamo l’internazionale che però ha così tante diverse sfaccettature che sarebbe difficile elencarle tutte”.
Seconda in classifica Icim International che grazie alle performance del brand Bionike, ha superato i 94,7 milioni, in crescita sul dato 2022, quando aveva sfiorato gli 92,3 milioni di euro. “Il 2023 – racconta Marianna Granata marketing & communication director di Sodalis – è stato un anno positivo soprattutto grazie all’importante crescita del mercato make-up, di cui BioNike è leader con una quota molto importante del 29,6% in farmacia. L’importante innovazione che BioNike ha portato sia livello formulativo che di packaging ha ulteriormente rafforzato la nostra posizione. Anche il nostro asse anti-age, rappresentato da trattamenti skincare di ultima generazione e protocolli cosmeceutici di alta gamma ispirati alla biorivitalizzazione dermoestetica, è stato un traino importante. Ha inoltre contribuito positivamente lo sviluppo internazionale e il canale e-commerce”. Nel 2024 l’obiettivo dell’azienda sarà di rafforzare la brand identity consolidando un percepito sempre più chiaro e distintivo legato all’esperienza dermatologica e all’innovazione scientifica”. La nostra strategia si basa su forti investimenti in innovazione tramite la costante ricerca dei nostri laboratori italiani e in comunicazione, sia di brand che di prodotto, a livello di tutti i touchpoint, a livello media e nel punto vendita. Porteremo avanti con impegno anche il nostro percorso di sostenibilità, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il profilo di eco-compatibilità di tutti i nostri prodotti a livello di formulazione, design del packaging e scelte di produzione”, conclude Granata.
Terzo gradino del podio per Bios Line che continua nel suo percorso di crescita ed espansione con un fatturato 2023 a oltre 45 milioni euro con un incremento del 7,2% e dell’8% negli ultimi tre anni. “Si tratta di numeri che vanno ben oltre il successo finanziario perché confermano la validità di un modello d’impresa perseguito fin dalla sua fondazione, a metà degli anni Ottanta”, riporta una nota di Bios Line. Ben radicata nel mercato domestico con una presenza consolidata in 5.500 punti vendita, Bios Line sta ora dirigendo il suo sguardo verso l’espansione internazionale con l’apertura, lo scorso ottobre,
della prima filiale estera a Barcellona. “Il sistema del mercato farmaceutico spagnolo ha molte similitudini con il mercato farmaceutico italiano: c’è il binomio proprietario-titolare, c’è un ruolo chiaro della farmacia all’interno dell’intero sistema sanitario e anche la cultura di entrambi i Paesi è molto simile”, ha dichiarato il CEO Paolo Tramonti.
Scorrendo la classifica troviamo Medspa, azienda italiana a cui fanno capo i brand Miamo e Nutraiuvens, che ha conseguito nel 2023 “un anno di crescita eccezionale” raggiungendo i 31 milioni di euro in aumento di oltre il 50%. “Questo risultato – dichiara Giovanni d’Antonio, CEO di Medspa – riflette il nostro impegno costante verso l’innovazione e l’eccellenza nel settore della skincare. Abbiamo continuato a sviluppare prodotti che non solo soddisfano, ma anticipano le esigenze dei nostri clienti, consolidando la nostra posizione sul mercato e ampliando il nostro portafoglio di prodotti e servizi. Inoltre, il 2023 ha segnato un momento cruciale con la formazione di Limitless Holding spa, che ora possiede completamente Medspa, introducendo una nuova struttura societaria e aumentando la complessità organizzativa”. Per il 2024, Medspa mira a un fatturato di 45 milioni di euro. “Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, – prosegue d’Antonio – alla luce delle nostre attuali traiettorie di crescita e delle strategie di mercato. La nostra strategia è incentrata sul consolidamento della nostra posizione di mercato e sull’espansione internazionale, in particolare nei mercati degli Stati Uniti, del Medio Oriente e della Cina. Questo include anche l’esplorazione di aperture di negozi monomarca nei mercati esteri e la continuazione della nostra esclusiva strategia di distribuzione attraverso le farmacie e il nostro sito web in Italia. La nostra solida posizione finanziaria e una gestione quasi maniacale del flusso di cassa ci consentiranno di finanziare sia le operazioni correnti che la crescita futura, mantenendo il controllo familiare sull’azienda”.
Chiude la top five delle aziende italiane Clinicalfarma che nel 2023 ha quasi raddoppiato il fatturato raggiungendo quota 20,8 milioni di euro. “Siamo molto soddisfatti del 2023 e di questi primi mesi del 2024 – raccontano Diego Gulli e Alessio Baldaccini, amministratori delegati di Clinicalfarma -. Abbiamo superato le 6000 farmacie con i nostri prodotti make-up e skincare in Italia con Lovrén, il nostro brand di punta, e ci stiamo avviando verso un’espansione sempre più capillare sul territorio europeo. Un passo molto importante in questa direzione lo abbiamo fatto con la nascita di Clinicalfarma Iberia, raggiungendo solo nelle prime tre settimane circa 500mila euro di fatturato. Il nostro obiettivo per l’anno prossimo è far crescere tutti e tre i brand del gruppo, oltre a Lovrén anche Narika e Laboratorio dei Saponi, e intensificare la nostra presenza sui mercati esteri”.
FILIALI IN ACCELERAZIONE
Anche quest’anno in testa alla chart delle filiali troviamo Pierre Fabre Italia che nel 2023 mette a segno vendite nette che si attestano a 99,8 milioni di euro in crescita dell’8% grazie alle buone performance dei suoi marchi Eau Thermale Avène, Klorane, Ducray, Dexeryl, Eludril, Elgydium e Naturactive. Scorrendo la classifica troviamo Cantabria Labs Difa Cooper che si posiziona al secondo posto con un fatturato di 51,3 milioni di euro in netta crescita (+18,4%) rispetto ai 43,4 milioni del 2022. Sul terzo gradino del podio, c’è Laboratoire Native Italia, con un fatturato di 33,2 milioni di euro. “Il 2023 è stato un anno pieno di novità – analizza Andrea Magnaguagno general manager di Laboratoire Native Italia -. Per quanto riguarda i lanci prodotto abbiamo terminato il rilancio di tutta l’anti-età, partendo dall’idratazione con Hydragenist, passando da Arkéskin e, infine, arrivando a settembre con il rilancio di Premium, la nostra gamma star, che è cresciuta a sellout, dopo il rilancio, del 26%, nonostante un abbassamento del prezzo al pubblico consigliato, come da strategia aziendale. Phyto, specializzata nel trattamento del capello grazie al potere delle piante, ha vissuto un anno altrettanto importante, grazie alla prima campagna TV dedicata a Phytophanère, il nostro integratore numero 1 in Italia. Inoltre abbiamo rilanciato ben 4 gamme di trattamento capello (Dolcezza, Colore, Nutrimento e Riparazione) con il nuovo packaging e la nuova immagine. Roger&Gallet continua la sua crescita sia distributiva che di fatturato e sell-out, grazie alle fragranze e a tutto il mondo dell’igiene e delle creme mani, una crescita solida, che ci sta permettendo di creare una nuova proposta all’interno delle farmacie partner”. Il 2024 sarà per Laboratoire Native Italia la conclusione del triennio strategico 2022-24, nel quale termineremo i rilanci all’interno di Lierac e Phyto, mentre, per quanto riguarda R&G, inizierà ad esplorare nuove categorie prodotto. “In particolare – prosegue Magnaguagno – abbiamo appena presentato le nostre nuove gamme solari e corpo (categoria da sempre nel dna di Lierac, con Phytolastil ad esempio) e presentato il re-pack di Phytophanère, che tornerà in televisione a marzo e settembre. Per noi la strategia è chiara, tornare ad una crescita sostenibile, ripartendo da quello che è il cuore della nostra offerta e investendo sempre di più nelle nostre farmacie partner. Quest’anno il nostro grande focus sarà sul merchandising e sulla proposta sell-out, continuando ad investire in media, classico e non. Il ruolo del nostro team inoltre sarà chiave per supportare i clienti, con consulenza e attività dedicate”.
Segue Laboratoires Filorga Cosmetiques Italia, la maison francese di alta-cosmetica parte della divisione Skin-Health del Gruppo Colgate-Palmolive, con un turnover nel mercato italiano a 31,5 milioni di euro. “É stato un anno importante – racconta Emidio Croce direttore generale Filorga Italia – e lo abbiamo chiuso in crescita rispetto all’anno precedente, con l’Italia come primo paese in Europa per Filorga e secondo al mondo dopo la Cina. Filorga Italia ha anche confermato, per il secondo anno consecutivo, la leadership nazionale nel segmento anti-età nel mercato dei trattamenti viso sul totale canali farmacia, parafarmacia, farmacie online e corner parafarmacia, registrando una quota di mercato pari all’8,2%, in un mercato che cresce del 7,3%”. E non è tutto. “Nel 2024 – prosegue il direttore generale – abbiamo intenzione di confermare questa leadership ed accrescere la nostra posizione nella totalità del mercato viso. Saranno di supporto a questo obiettivo importanti investimenti nei mercati dell’idratazione e della detersione, dove ancora il brand ha importanti obiettivi di accelerazione, sia di tipo pubblicitario che con eventi mirati all’interno della nostra rete di rivenditori autorizzati”.
Nella top five Naos Italia che con un fatturato di 20,6 milioni di euro e una crescita del 15,7% si aggiudica la quinta posizione. “Il 2023 – sostiene Filippo Immè AD di Naos Italia – è stato un anno di crescita e di affermazione dei nostri marchi. Abbiamo riscontrato un aumento a doppia cifra giustificata da una maggiore fiducia dei consumatori che hanno apprezzato la qualità dei nostri prodotti e la nostra promessa di trasparenza. L’aumento della fiducia dei consumatori si è tradotta nell’apertura di nuove partnership commerciali per tutti i nostri brand. Tra queste, una delle più significative è stata la partnership avviata con il gruppo Hippocrates e le farmacie a marchio “Lafarmacia.” che oggi distribuiscono in esclusiva Etat Pur, il nostro brand ultimo nato della galassia Naos. Queste partnership sono per noi estremamente premianti perché vanno nella direzione di un maggior supporto ai consumatori”. Nel 2024 Naos continuerà a comunicare sull’unicità della propria proposta affermando il concetto di ecobiologia che è alla base dei brand. “Bioderma parlerà al consumatore dell’ecobiologia al servizio della dermatologia per preservare la salute della pelle. Continueremo quindi la nostra azione divulgativa e formativa con tutti gli attori chiave: dermatologi, farmacisti e addetti alla dermocosmesi. Con Institut Esthederm l’ecobiologia sarà sempre di più al servizio dell’estetica per accompagnare la pelle nel tempo. Saremo quindi molto vicini alle esigenze dei consumatori e di chi opera nel mondo dei centri estetici e delle farmacie. Infine, con Etat Pur, marchio al quale sono particolarmente affezionato, parleremo dell’ecobiologia al servizio della cosmetica personalizzata per apportare alla pelle unicamente ciò di cui ha bisogno”, conclude Immè.
Lo scenario è disponibile sul numero 2 di Pambianco Beauty Magazine di aprile/maggio 2024.