Nel corso degli ultimi anni il mondo della cosmetica, in particolar modo della skincare e make-up, ha dato prova di essere uno dei pochi settori – se non l’unico – nel quale le collezioni nate dalla volontà imprenditoriale delle celebrities hanno fatto il salto di qualità dal punto di vista dei numeri.
Basta guardare i dati di vendite di due tra quelle considerate più remunerative: Rare Beauty di Selena Gomez e Fenty Beauty di Rihanna. La prima, secondo recenti indiscrezioni, avrebbe superato i 400 milioni di dollari di vendite poco dietro al make-up e skincare di Rihanna che viaggia oltre i 550 milioni di dollari. Anche Kylie Cosmetics di Kylie Jenner, con i suoi 300 milioni di dollari di fatturato annuo nel suo momento di picco e passata alcuni anni fa sotto Coty per centinaia di milioni di euro è un altro esempio di una collezione che ha trovato il suo seguito mondiale.
Il beauty, quindi, si sta rivelando un terreno ideale per questo genere di prodotti, diversamente da quanto accade nella moda. Nel fashion trovano spazio collaborazioni tra star del cinema o della musica e brand anche di lusso, ma le caratteristiche stesse dell’industria non hanno fatto mai spiccare il volo alle etichette delle celebrità (basta ricordare il flop della stessa estensione di Rihanna nell’abbigliamento).
Alla base di questa differenza tra beauty e moda c’è il fatto che la bellezza ha trovato uno sbocco comunicativo naturale nei social, un canale più immediato e che ha consentito un rapporto quasi diretto con i Millennials e gli stessi giovani della Gen Z che, peraltro, sono i principali fruitori dei media di queste stesse celebrities.
Quanto accaduto a livello globale ha avuto una ricaduta anche in Italia. L’esempio tangibile è la cessione della maggioranza di Goovi, il marchio digital di wellness fondato da Michelle Hunziker dal gruppo Artsana a Sodalis Group.
Il quadro d’insieme è, quindi, quello di uno scenario interessante per il mondo della bellezza e in particolare per il settore produttivo italiano, che, oltre a vantare la sua indiscussa posizione di rilievo come terzista delle multinazionali, può così trovare un’area di sviluppo interessante e con notevoli potenzialità anche nel fenomeno del beauty delle celebrità.