The Estée Lauder Companies ha riportato un fatturato netto di 4,28 miliardi di dollari (3,98 miliardi di euro) per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2024 terminato il 31 dicembre 2023, in calo del 7% rispetto a 4,62 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite nette organiche sono diminuite dell’8%, riflettendo le sfide attese nel settore del travel retail in Asia, nonché la continua debolezza del prestigio generale del beauty nella Cina continentale. La diminuzione riflette anche un ostacolo dell’1% dovuto alle interruzioni delle attività in Israele e in altre parti del Medio Oriente. Compensando parzialmente queste pressioni, le vendite nette organiche sono cresciute in diversi mercati dell’Asia/Pacifico e dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa, nonché in quasi tutti i mercati dell’America Latina.
La società ha riportato un utile netto di 313 milioni di dollari, rispetto all’utile netto di 394 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite nette sono diminuite del 7%, compresi i ricavi da royalties derivanti dall’acquisizione del marchio Tom Ford nel quarto trimestre fiscale 2023 e l’impatto della conversione della valuta estera.
“Per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2024, abbiamo realizzato le nostre prospettive di vendita organiche e superato le aspettative di redditività – ha dichiarato Fabrizio Freda, presidente e amministratore delegato di The Estée Lauder Companies -. The Ordinary e La Mer nella cura della pelle, Clinique nel trucco e Le Labo e Jo Malone London nel settore dei profumi hanno registrato ottime performance. Molti mercati sviluppati ed emergenti in tutto il mondo hanno continuato a crescere in modo organico e al dettaglio. Mentre il travel retail in Cina continentale e Asia è diminuito, le nostre vendite al dettaglio hanno avuto un andamento superiore a quello delle vendite organiche e queste attività sono destinate a tornare alla crescita organica delle vendite nella seconda metà”.
Osservando nel dettaglio le categorie, sia lo skincare sia il make-up hanno registrato vendite nette in calo, rispettivamente del 10% e dell’8%, in entrambi i casi riflettendo una diminuzione del travel retail in Asia. Restano stabili, invece, le vendite nette di fragranze, poiché gli aumenti dei marchi di lusso Le Labo e Jo Malone London sono stati controbilanciati dal calo di The Estée Lauder. L’haircare è sceso del 6%, principalmente a causa della debolezza di Aveda in Nord America.