Crescono ordini e fatturati nel 2023 delle principali aziende italiane in conto terzi. Spingono l’innovazione di prodotto, la diversificazione geografica e gli investimenti in impianti produttivi e automazione.
Se il 2022 si è confermato come l’anno del consolidamento per le industry di tutto il mondo, il 2023 si prospetta in crescita per le aziende del settore, nonostante uno scenario globale segnato da incertezze politico-economiche. Alcune delle principali aziende in conto terzi italiane che producono skincare, make-up, profumi, toiletries e haircare per i più noti marchi del settore mostrano una progressione sul fronte dei ricavi, rispetto al precedente fiscal year.
Stima una chiusura d’anno positiva, Intercos, big player quotato sull’Euronext Milan di Borsa Italiana, che nei primi nove mesi ha registrato vendite in crescita del 23,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 735 milioni di euro e un’ebitda oltre i 102,3 milioni di euro, in aumento del 21,2 per cento. Una crescita che ha interessato tutte le aree geografiche, le tipologie di clienti e le business unit. Per quanto riguarda queste ultime, il make-up ha registrato nei nove mesi ricavi per 454 milioni in crescita del 16,1%, lo skincare 109,6 milioni, in aumento del 13,4%, l’hair & body 171,4 milioni, in crescita del 56,6%. Per quanto concerne le vendite per area commerciale, l’Emea continua ad essere l’area geografica che registra le performance migliori, sia nei primi nove mesi (+34,4% a 380,5 milioni) che nel terzo trimestre (+14,9% a 122,3 milioni), l’America ha registrato ricavi per 234 milioni (+11,7%), mentre l’Asia ha riportato ricavi per 120,5 milioni (+15,3%). “Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno, anche in considerazione delle crescite eccezionali riportate dal nostro Gruppo nel secondo semestre dello scorso anno – dichiara Renato Semerari CEO di Intercos -. Il mercato del Beauty sia in Emea che in US continua a riportare buoni tassi di crescita, con il primo che beneficia di un andamento di prezzi e volumi entrambi in aumento, ed il secondo che continua ad essere trainato principalmente dal positivo andamento dei prezzi. L’Asia, e in particolare la Cina, mostra segnali di ripresa inferiori alle aspettative, con i brand locali che stanno vivendo una fase più favorevole dei brand occidentali. In tale contesto, restiamo ottimisti sulle potenzialità di crescita del nostro Gruppo e convinti della forza del nostro modello di business, diversificato e focalizzato sull’innovazione”.
INNOVARE PER COMPETERE
“Il temporaneo e preannunciato riallineamento delle scorte dei brand del lusso, soprattutto delle multinazionali, iniziato nel secondo trimestre del 2023, avrà inevitabilmente una durata di ancora pochi mesi – spiega Semerari -. Allo stesso tempo, le preoccupazioni di crescite di mercato più moderate nel prossimo futuro stanno spingendo i brand a ricercare innovazione di prodotto che permettano loro di guadagnare quote di mercato per sostenere la crescita dei fatturati. Questa è un’opportunità per il Gruppo Intercos: la crescita marcata di ingresso ordini relativi a nuovi prodotti registrata dall’inizio dell’anno testimonia che questa dinamica si è già innescata”. Per quanto concerne la chiusura dell’anno, Intercos conferma la stima di crescita in lieve aumento nell’ultimo trimestre del 2023 ed un Ebitda rettificato del quarto trimestre 2023 allineato a quello del 2022 in termini assoluti. “Ci aspettiamo che l’Asia riprenda appieno il suo ruolo di locomotiva della crescita mondiale grazie allo sviluppo dell’India, il successo dei prodotti coreani, non solo in Asia ma anche nel mondo occidentale, e la piena ripresa del mercato cinese – conclude Semerari -. In questo mercato, riteniamo che vivremo una fase di business favorevole ai brand locali che inevitabilmente tenteranno di guadagnare quote anche nei segmenti masstige e prestige che sono i più congeniali all’offerta Intercos. Quindi, ci aspettiamo che il mercato cinese evolverà progressivamente in modo favorevole per le filiali Intercos Cina”.
Il termine ‘innovazione’ è alla base anche delle scelte strategiche di Cosmoproject: “una caratteristica che ci ha contraddistinto fin dalle origini ed è stata il motore più importante del processo di crescita”, la definisce Primo Tortini, presidente e AD di Cosmoproject che prosegue “la crescita rilevante conseguita negli anni è dovuta a un continuo aggiornamento e dedizione nelle nuove formule con introduzione delle nuove materie prime e con una particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità”. Cosmoproject ha messo in campo, con importanti investimenti, un apparato che presidia l’assistenza legislativa internazionale, la qualità con le relative certificazioni, un apparato produttivo “adeguato e potente”, una organizzazione operativa all’avanguardia e una “ricerca costante del meglio nel settore di competenza”, chiosa Tortini.
PUNTARE A NUOVI MERCATI
Se l’area Ricerca e Sviluppo è considerata da Cosmoproject il cuore pulsante dell’azienda e in essa sono riversate risorse importanti; non è da meno l’aspetto commerciale “attenzionato in particolare verso i mercati emergenti esteri – spiega Tortini – con l’Asia che ricopre una parte determinante per ovvie ragioni di dinamicità e tassi di crescita, ma non tralasciamo di volgere lo sguardo anche su Paesi che si ritiene avranno sviluppi interessanti, come quelli africani”.
Tra le strategie messe in atto dai top player c’è anche l’impegno nel cambiamento per aumentare la propria competitività internazionale. È il caso di Hsa Cosmetics che ha vissuto nel 2023 una profonda trasformazione: la famiglia Zanzi e il suo management affiancati da TEC – (The Equity Club, iniziativa di club deal promossa dal management e da Mediobanca) si sono concentrati sulla riorganizzazione dell’azienda, sull’ampliamento della capacità produttiva della fabbrica e sull’implementazione del nuovo Sistema Erp. Inoltre, con l’obiettivo, secondo le parole dell’azienda, di “consolidare una posizione da leader nel mercato e continuare nel miglioramento dei servizi ai clienti di tutto il mondo”, le risorse umane hanno gestito l’acquisizione di nuove figure professionali vedendo un aumento dei dipendenti nell’area R&D, Marketing e Vendite. “L’azienda ha ora tutte le carte in regola per affrontare lo sviluppo e una rapida espansione in nuovi mercati” conferma il direttore generale Sandro Formento.
Il fatturato Prodotti di Hsa si attesta a 47 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al 2022; la divisione Own Brands è cresciuta dell’8% e la divisione Private Label del 15%. L’Ebitda è di circa 8 milioni, pari al 17% delle vendite, con una crescita del 60% rispetto all’anno precedente. “I risultati raggiunti per l’anno appena chiuso e le attività svolte rappresentano delle solide basi per una continuità di crescita in termini di fatturato e di redditività e rappresentano il risultato di una visione strategica che garantirà a Hsa di continuare a essere un player importante a livello globale”, sottolinea il presidente Stefano Zanzi.
2024, È ORA DI INVESTIRE
Trend di crescita per l’anno appena conclusosi anche per Ancorotti Cosmetics che mette a segno, nei dodici mesi, un incremento del 30% sul 2022, registrando un fatturato di oltre 115 milioni di euro, e guarda ottimista al 2024. “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2023 – afferma il presidente Renato Ancorotti -. Abbiamo esportato in tutto il mondo ben 100 milioni di Made in Italy. Ciò che rende ancor più significativo questo successo sono le prospettive per il 2024: prevediamo di superare i 150 milioni di euro di fatturato, con 100 milioni derivanti dalle vendite del nostro prodotto di punta, ovvero il mascara, saremo i primi a raggiungere questo incredibile traguardo. L’anno prossimo vedrà inoltre la realizzazione di progetti ambiziosi, da forti investimenti in automazione industriale all’inaugurazione di un nuovo ramo produttivo che presto annunceremo ufficialmente”. “Il 2024 riteniamo non sarà un anno facile e tranquillo – prevede Tortini -. Tutti concordiamo che le tensioni internazionali avranno effetti sulle catene di fornitura generando incognite sui prezzi e sulle consegne, che è difficile quantificare. Le previsioni sono connotate da indicazioni conservative e da tassi di crescita moderati. L’indicazione è di lavorare per ricercare nuovi sbocchi sia come tipologia di cliente sia con l’introduzione di nuovi prodotti per mantenere e, se possibile, incrementare i volumi di vendita”.
NUOVI IMPIANTI PER ORDINI IN AUMENTO
I volumi importati dei nuovi ordini e la crescente richiesta da parte del mercato stimolano gli investimenti a medio-lungo termine delle aziende che pensano ad ampliamenti per stabilimenti e distretti produttivi. In questa direzione va Francesco Geuna, AD di Art Cosmetics che, soddisfatto del 2023, amplia già lo sguardo al 2024 per il quale stima di raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato. “Nel corso del 2023 abbiamo evidenziato un considerevole incremento nella domanda di mercato, registrando una costante e rilevante crescita in tutte le aree geografiche – dichiara Geuna -. Questo sviluppo ha superato le proiezioni più ottimistiche, dando luogo a un volume d’ordini che è andato oltre le aspettative più rosee dell’azienda, mettendo in luce l’apprezzamento dei nostri prodotti da parte della clientela e del mercato stesso. Consapevoli delle straordinarie opportunità offerte da tale contesto, nel corso del 2023 abbiamo delineato un ambizioso piano di investimenti tra cui il nuovo Powder District, programmato per essere operativo nel corso del 2024 assieme ad altri nuovi impianti produttivi. Questi sforzi sono volti all’espansione della nostra gamma di prodotti e alla soddisfazione della crescente domanda di mercato, con l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 150 milioni di euro già nel prossimo anno”.
Lo Scenario sui Terzisti italiani è disponibile sul numero 1 di Pambianco Beauty Magazine di febbraio/marzo 2024.