Sono in arrivo, alla fine del mese, le offerte non vincolanti per il gruppo Kiko, la multinazionale della cosmetica made in Italy fondata e di proprietà della famiglia Percassi. Queste prime proposte, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, saranno un importante segnale sull’appetito dei grandi fondi di private equity per l’azienda, vista anche la valutazione rotonda dell’asset: in base alle indiscrezioni, si parla di una cifra compresa tra 1,5 e 2 miliardi di euro sulla base di un ebitda, nel 2023, di 130 milioni di euro. La valutazione di Kiko dovrebbe, quindi, essere basata su multipli di oltre 12 volte l’ebitda del 2023.
In lizza per l’acquisizione ci sono alcuni dei maggiori fondi di private equity attivi in Italia. I particolare, i riflettori sono puntati su quattro nomi, cioè Advent, Kkr, L Catterton e Carlyle, che già avevano mostrato interesse nella prima fase della procedura, alla fine dello scorso anno.
La famiglia Percassi, attualmente proprietaria del 100% dell’azienda, punta così a valorizzare la controllata, nata nel 1997 da un’idea di Stefano Percassi, uno dei sei figli di Antonio Percassi. Proprio la famiglia di imprenditori bergamaschi, noti anche per essere azionisti dell’Atalanta, nel 2022 è tornata in possesso del 100% del gruppo della cosmetica, ricomprando il 40% in mano al fondo di private equity Peninsula Capital, entrato nel 2018 con una partnership azionaria per supportare la crescita dell’azienda.