Prosegue, anche nel 2022, la performance positiva delle aziende italiane di haircare professionale e, a fronte di un +6,2% nel primo semestre 2023, il comparto guarda avanti con fiducia e stima un ulteriore +4,3% per il prossimo anno.
Il comparto dell’haircare professionale in Italia ha registrato, nel 2022, un fatturato di 561 milioni di euro in crescita rispetto al 2021, anno che si era già caratterizzato per la conferma della ripresa post Covid avviata nel 2020. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Cosmetica Italia, il trend positivo è destinato a proseguire dopo aver messo a segno nel primo semestre di quest’anno un incremento del 6,2% che si stima si alzerà al 6,5% per l’intero anno. Non solo, il buon andamento fa ben sperare anche per il 2024 con una stima di crescita del 4,3 per cento. Dall’analisi Pambianco sulle top 10 aziende italiane di haircare professionale, arriva la conferma del trend positivo. In vetta alla classifica resta saldo anche nel 2022 il Gruppo Alfa Parf con 334 milioni di euro in aumento del 22,3% sul 2021 quando aveva toccato quota 273 milioni. “Nonostante la pandemia, il mercato dell’haircare professionale a livello globale è molto forte e stabile – esordisce Attilio Brambilla vice presidente esecutivo di Alfa Parf Group commentando l’andamento internazionale del settore -. Nel 2022 le vendite hanno superato il 2019 con 13 miliardi di dollari a +6,5% rispetto al 2021, trainate soprattutto dal Latino America (Brasile e Messico) cresciuto del +16,3%, grazie alle vendite nei canali professionali aggiuntivi ai saloni (store, farmacie ed e-commerce); Europa +7,3%; Nord America +6,2%. In termini di categorie, la crescita è stata trainata dal Care +9% (in particolare dai trattamenti da risciacquo e leave-in), seguita dallo Styling +6% (Hairspray in particolare) e dal colore +5% (determinante la categoria Demi permanent)”. Anche le performance del Gruppo Alfa Parf sono state spinte dalle innovazioni introdotte nelle categorie trainanti: area care (+25%) e colore (+20%) grazie alle categorie demi e permanente con lanci di nuove nuance, texture e tecnologie Bond a protezione del capello. “Alfaparf Milano continua a presidiare il canale parrucchieri rinforzando il numero e la formazione degli agenti dove opera con la vendita diretta – spiega Brambilla -. Sono stati acquisiti alcuni nostri distributori storici, come in Uk+I. I contenuti del nostro programma di fedeltà ‘Officina del Colore’ sono stati implementati in tutte le filiali, ma anche nei Paesi dove operiamo con distributori e questo contribuisce a posizionare Alfaparf Milano come partner ideale per saloni di ogni livello e dimensione”.
ANCORA SVILUPPO INTERNAZIONALE
Il Gruppo Alfa Parf sviluppa il proprio fatturato sostanzialmente in due aree, il continente americano e il resto del mondo. La presenza del Gruppo è resa tale anche dalle 27 subsidiaries esistenti (di cui 5 anche produttive) e dalle più di cento nazioni la cui presenza è indiretta, ovvero tramite importatori terzi. Per dare un’idea concreta della multinazionalità del Gruppo basti pensare come, a fronte dei circa 340 milioni di euro che hanno rappresentato il volume d’affari dell’anno 2022, non più di 60 milioni rappresentano il fatturato realizzato in Italia. I principali Paesi dove si sviluppa il volume d’affari del Gruppo (oltre all’Italia) sono il Brasile, il Messico, gli Usa, l’Argentina e l’Uk. A fronte del trend positivo che caratterizza Alfa Parf, il gruppo stima di chiudere il 2023 con un aumento del fatturato di circa il 20% posizionandosi di poco sopra i 400 milioni di euro. “L’incremento rispetto all’anno 2022 è dato sia da un aumento esogeno del medesimo sia da un’acquisizione avvenuta nel secondo semestre dell’anno in corso – afferma Brambilla -. Ferma restando la crescita del volume d’affari, il Gruppo è riuscito comunque a mantenere, nel 2023, le performance reddituali, di generazione di cassa e di circolante molto simili a quelle dell’anno 2022”. Tornando alla classifica Pambianco, sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, si posizionano Davines e Pettenon Cosmetics. “Continuiamo a puntare sull’innovazione e diversificazione delle linee di prodotto – afferma Luigi Ambrosini, CEO di Pettenon Cosmetics Spa SB -; il nostro piano strategico prevede uno sviluppo più significativo nel mercato italiano, attraverso la presenza capillare nel segmento ‘professional’, una maggiore diffusione nel ‘retail’ e un’accelerazione della crescita nel mercato internazionale, con una focalizzazione nei mercati chiave, l’apertura di nuove filiali e l’ampliamento della capacità produttiva, che potrà essere raggiunta anche attraverso un piano di acquisizioni strategiche”. Durante il 2023, Pettenon Cosmetics è stata oggetto di un’importante ri-organizzazione aziendale che ha portato a una ridefinizione del perimetro di consolidamento e ha garantito il controllo di due società ritenute particolarmente rilevanti e strategiche per lo sviluppo del business. “Nell’anno in corso, con la crescita del mercato in Italia e lo sviluppo delle attività nei mercati internazionali, prevediamo di confermare la crescita ‘a doppia cifra’ e di raggiungere i 180 milioni di euro di giro d’affari – prosegue Ambrosini -. Crescita, legata alla sostenibilità che continuiamo a perseguire attraverso investimenti a tutela dell’ambiente e finalizzati a migliorare il benessere delle comunità in cui operiamo”. Cresce double digit anno su anno anche HQ Holding cui fa capo, tra gli altri, il brand Lisap che ha chiuso il 2022 a 31 milioni in incremento dell’11% sul 2021 e si posiziona così sesto in classifica dopo Kemon e Framesi. “Per quanto riguarda l’Italia – afferma Gianfranco Castro, direttore generale gruppo HQ Holding – la nostra strategia si è basata sul riposizionamento verso l’alto, con l’obiettivo di offrire un pacchetto tailor made in partnership con i nostri clienti. Siamo, poi, cresciuti al dettaglio grazie al presidio dei saloni, supportandone prodotti e servizi e investendo sulla formazione. Inoltre, il marchio Escalation ci sta aprendo nuove porte”. Del fatturato consolidato dell’intera holding, che nel 2022 si è attestato a 48 milioni di euro, il 50% proviene dall’estero, dove il Gruppo ha investito nelle filiali, dalla Germania al Sud America. Il trend di crescita, secondo Castro, proseguirà anche nel 2023 e sarà a doppia cifra, anche grazie all’investimento su Parisienne che ha visto la holding acquisirne le restanti quote e ottenere il 100% dell’azienda, della quale deteneva già il 75 per cento. “Ora vogliamo ottimizzare la relazione prodotto-marchio-canale – anticipa il manager – avendo un importante e diversificato portafoglio marchi”.
VINCONO LE GRANDI DIMENSIONI
Per poter affrontare le sfide del mercato è essenziale che le aziende abbiano una dimensione che permetta di mantenersi solidi in tempi incerti. “Indubbiamente – commenta il vice presidente di Alfa Parf -, sarebbe inutile negare che le dimensioni del Gruppo aiutano nel perseguire gli obiettivi che ci siamo preposti; non solo e non tanto per la forza finanziaria che ne deriva, ma anche per l’organizzazione e la strutturazione del Gruppo stesso. Essere ‘grandi’ vuol dire avere a disposizione personale dedicato ad attività che potrebbero essere delegate a consulenti esterni e avere una forza contrattuale da poter mettere in campo sia nel quotidiano sia in situazioni più straordinarie”. Anche per Castro dimensione e competitività sono strettamente legati: “Nella nostra strategia c’è la specializzazione produttiva”, spiega ricordando come il gruppo sia partito solo con colore e aerosol, per poi portare internamente nel sito produttivo di Rescaldina sia gli aerosol sia Parisienne, lasciando nello stabilimento di Altedo, a Bologna, solo i liquidi. “Non prevediamo acquisizioni nei prossimi tre anni – anticipa Castro – ma prevediamo una crescita fortemente organica”.
SOSTENIBILITÀ COME LEVA DI CRESCITA
Sostenibilità e innovazione di prodotto caratterizzano in modo sempre più pressante la richiesta del consumatore e le aziende dell’haircare si impegnano ad innovare in questo senso. “Il tema della sostenibilità diventa un must per l’azienda da monitorare in tutti gli sviluppi di prodotto, sia sui marchi esistenti che nuovi – dichiara Brambilla -. In particolare, il nostro brand haircare di punta Semi di Lino è stato rilanciato per adottare un approccio Vegan e green, con packaging sostenibili (plastica riciclata e no metal). Inoltre, la company ha concretizzato il suo manifesto di sostenibilità con l’introduzione sul mercato del nuovo marchio Benvoleo, performance professionali con approccio sostenibile a 360°: formule clean, tecnologia green con iper-fermentazione a km 0, packaging sostenibili a impatto zero e attività di Csr ambientali e sociali a supporto”. Si chiama, invece, Keraplant il progetto sostenibile di Lisap che prevede ingredienti bio e packaging riciclabile. “La sostenibilità si conferma un’importante leva di crescita – prosegue Castro – che caratterizzerà anche i nostri prossimi lanci. A gennaio 2024 lanceremo una linea a marchio Parisienne focalizzata sulla purezza della formula, senza parabeni, dalle alte performance ma eco-friendly”. Non solo prodotto, però. L’approccio green per HQ Holding interessa anche gli stabilimenti, infatti è in atto una mappatura dei processi produttivi per ridurre i consumi di energia elettrica e di gas.