Bakel ha sempre investito in ricerca fin dalla sua nascita e lo fa con ancor più coraggio da quando è entrata a far parte del Gruppo Culti Milano, quotato Euronext Growth Milan, che ne detiene il 50,01% e che ha archiviato il 2022 con ricavi totali a 23,5 milioni di euro (erano 21,2 milioni nel 2021), e un ebitda di 5,1 milioni (erano 5 milioni nel 2021).
Il brand di skincare italiano a supporto della ricerca, parteciperà a ”Promuovere l’innovazione nelle Scienze dalla Vita”, l’evento dedicato all’innovazione che richiama l’interesse dei più illustri rappresentati nazionali e internazionali nel settore delle scienze dalla vita, e che si terrà a Trieste, crocevia di ricerca, studi e sperimentazione, mercoledì 8 e giovedì 9 novembre.
L’ideale contesto con il quale Bakel confronterà all’interno del panel dedicato a “Nuove sfide per i dispositivi medici”. Raffaella Gregoris, founder del brand, che per oltre 7 anni, in collaborazione con l’Università di Ferrara e Padova ha portato avanti lo studio della Bakel 3 D Technology®, con la quale è stato messo a punto un cosmetico (patch) ricavato con un’efficace processo produttivo elettrodinamico capace di declinare il principio attivo (acido ialuronico) in versione nanometrica ,racconterà i potenziali impieghi di tale innovazione nel settore medicale.
La sfida accettata da Bakel, su richiesta di settori, come la medicina estetica e l’odontoiatria, è quella di contemplare l’applicazione anche per uso terapeutico per la cura di una patologia. Bakel nata proprio a Udine nel 2008, è un’impresa che incorpora la volontà della stessa Regione Friuli Venezia Giulia che si impegna a stimolare e indurre sempre più cultura dedicata all’innovazione in interscambio con ricerca, innovazione e realtà imprenditoriali che trovano nel territorio il luogo ideale nel quale investire.