Marc Puig è convinto che una possibile IPO di Puig in Borsa potrebbe evitare “difficoltà di successione”. Il presidente e CEO del gruppo spagnolo proprietario di moda e beauty, in due interviste concesse al Financial Times e a La Vanguardia, pubblicate venerdì dall’agenzia Europa Press, apre la strada a un possibile debutto della società sul mercato azionario. Operazione che consentirebbe a detta di Marc Puig, di affrontare con più sicurezza le transazioni generazionali e le sfide che il mercato potrebbe presentare in futuro. L’IPO tuttavia, sarebbe solo una delle strategie prese in considerazione da Puig, la cui maggioranza è ancora in mano alla famiglia fondatrice. “Le aziende leader nel mondo del lusso e della bellezza premium sono tipicamente a controllo familiare”, ha dichiarato il manager nell’intervista, citando esempi come Lvmh e L’Oréal, entrambe quotate in Borsa. E continua: “Nei periodi di transizione possono farsi sentire problemi di leadership o di mancanza di motivazione. Un’altra opzione potrebbe essere quella di aprire il capitale della società, e farlo potrebbe comprendere investitori di private equity, azionisti a lungo termine o persino l’ingresso nel mercato azionario pubblico”. Comunque mantenere la struttura finanziaria attuale è anch’essa una possibilità.
L’azienda con sede a Barcellona ha chiuso il 2022 con un utile netto di 400 milioni di euro, in crescita del 71% rispetto all’anno precedente, e ricavi netti pari a 3,6 miliardi, in crescita del 40 per cento. L’ebitda ha raggiunto i 638 milioni di euro, in aumento del 37% rispetto al 2021, e ha registrato nel 2022 i migliori risultati della sua storia per il secondo anno consecutivo. La società ha dichiarato che prevede di raggiungere i 4,5 miliardi di euro di vendite entro il 2025.