Disruptive Beauty Laboratories, che da ventisette anni produce nella Cosmetic Valley lombarda linee complete di make-up per i grandi marchi internazionali ed è stato recentemente acquisito da RNB, colosso spagnolo leader nei settori dello skincare, body care, baby care, fotoprotezione e profumi, ha chiuso il 2022 con un fatturato in crescita del 24% rispetto all’anno precedente. “A contribuire a questa crescita – dichiara Stefania D’Andrea, general manager di Disruptive Beauty Laboratories – è stato principalmente l’export, tanto che ad oggi più del 70% del nostro fatturato è sviluppato all’estero. Nel 2022 le Polveri sono la product category che ha trainato le nostre vendite (dopotutto siamo specialisti negli effetti speciali sulle polveri), tuttavia a seguito di investimenti in personale tecnico e macchinari, stiamo registrando un trend in crescita già da quest’anno nella vendita anche di anidri ed emulsioni”.
Infatti di particolare rilevanza sono stati gli investimenti compiuti da Disruptive Beauty Laboratories nella ricerca e sviluppo, il cui lavoro si traduce in un processo di creazione continua di nuove e innovative formulazioni, realizzate ogni anno nei suoi laboratori all’avanguardia, negli studi sulle tendenze e nella capacità di customizzare formule e colori, ma anche nell’abilità di guidare il cliente nel processo di ideazione e sviluppo di nuovi brand. Da queste competenze è nato Disruptive Beauty Laboratories Beauty Incubator.
“Abbiamo deciso di investire in questo ambizioso progetto con l’obiettivo di rispondere al crescente interesse per il beauty espresso anche da realtà extra settore – prosegue D’Andrea – che non hanno expertise nel make-up. Come beauty incubator siamo in grado di accompagnare le aziende durante tutto il percorso di sviluppo della propria private label: dalla progettazione del logo alla definizione del target, dal trend forecasting alla formulazione di prodotti unici, dal posizionamento sul mercato alla sua commercializzazione. Ciò che ci distingue dagli altri incubatori si definisce nell’aver saputo integrare il brand building con un centro ricerca e sviluppo fortemente avanzato che lavora sull’innovazione da quasi trent’anni, senza dimenticare la nostra importante capacità produttiva”.