Investimenti in ricerca e innovazione di prodotto e focus su brandizzazione dei marchi haircare di proprietà e private label, questi i fattori chiave sui quali il gruppo intende puntare per continuare a crescere, dopo i 197 milioni di euro raggiunti nel 2022. Al vaglio l’apertura del capitale a partner e l’ingresso in nuovi mercati.
Pettenon Cosmetics continua a crescere e chiude il 2022 con un giro d’affari di 197 milioni di euro, a +10,4% sull’anno precedente. “Nel corso di questi anni, le persone e il loro know-how hanno giocato un ruolo fondamentale nell’apportare un valore incredibile alla nostra azienda”, esordisce Federico Pegorin, alla guida del gruppo industriale italiano di professional hair&skincare nel ruolo di AD al fianco del fratello Gianni che ricopre la carica di presidente. “Allo stesso tempo – prosegue -, abbiamo rafforzato il nostro impegno in diverse aree chiave. Abbiamo posto particolare attenzione alla strategia di brandizzazione, mirando ad aumentare la visibilità e la differenziazione dei brand di proprietà Pettenon. Inoltre, abbiamo continuato a investire nella nostra divisione private label, al fine di offrire un servizio completo e di alta qualità ai nostri clienti. La ricerca e l’innovazione sono stati aspetti cruciali, consentendoci di sviluppare costantemente nuovi prodotti che anticipano le esigenze del mercato e i bisogni dei nostri clienti. Infine, abbiamo mantenuto un impegno costante nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale, riconoscendo l’importanza di preservare l’ambiente e contribuire alla comunità”.
Ogni marchio, da Fanola ad Alter Ego Italy, da Echosline a Inebrya, da Nevitaly e Sensus fino alla licenza Sinesia, ha una propria identità distintiva, che consente all’azienda di raggiungere una clientela variegata. La distribuzione, poi, è stata diversificata con l’ingresso della Gdo con la linea Alama, ottenendo risultati positivi. “Il nostro canale online – aggiunge l’AD – sta registrando una significativa crescita, permettendoci di ampliare la nostra copertura geografica”.
Con 114 Paesi serviti e una consolidata esperienza nei principali mercati esteri, il gruppo oggi può contare su esportazioni che valgono il 70% del fatturato complessivo. “Vogliamo incrementare la quota estero. Stiamo arruolando nuovi area manager residenti in Asia e negli Stati Uniti, poiché riteniamo che siano mercati con un forte potenziale di crescita. In Europa stiamo concentrando i nostri sforzi per consolidare il posizionamento dei nostri brand nel settore retail, professionale e nel mercato private label”.
Altre leve del successo che hanno premiato Pettenon sono state: innovazione di prodotto, tempestività nella risposta al mercato e grande attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. “L’adozione di pratiche sostenibili è per noi fondamentale: nel 2021 Pettenon è diventata Società Benefit e nel 2022 ha presentato il primo bilancio di sostenibilità, inoltre è diventata Carbon Neutral nel sito produttivo di San Martino di Lupari. Inoltre, stiamo sviluppando formule innovative per i nostri prodotti, con l’obiettivo di ridurre i consumi e lo spreco di risorse, concentrandoci in particolare sull’uso efficiente dell’acqua. Siamo, una delle pochissime aziende che produce internamente, parte del proprio packaging, utilizzando tecnologie sostenibili che riducono le emissioni di CO2 e promuovono l’uso di plastica riciclata”.
Per il futuro, Pettenon sta valutando un’apertura del capitale a potenziali partner per accelerare lo sviluppo del gruppo e affrontare le nuove sfide del mercato. “Riteniamo fondamentale espandere la nostra presenza a livello distributivo – conclude l’AD -, consolidando la nostra posizione nei mercati in cui siamo già presenti e puntando all’ingresso in nuovi mercati promettenti”.