The Estée Lauder Companies neo proprietario di Tom Ford, abbassa le previsioni dell’intero esercizio dopo aver registrato nei primi nove mesi dell’anno (chiusi il 31 marzo) un fatturato di 12,3 miliardi di dollari (circa 11,1 miliardi di euro), in calo del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022 quando aveva raggiunto i 14,18 miliardi. Nel solo terzo trimestre le vendite nette sono scese del 12% fermandosi a quota 3,75 miliardi rispetto ai 4,25 miliardi del terzo trimestre del 2022. The Estée Lauder Companies prevede, dunque, per l’intero anno vendite nette in calo tra il 10% e il 12 per cento. Un calo maggiore rispetto a quello precedentemente previsto dal 5% al 7 per cento.
Il gruppo indica come causa della performance l’evoluzione negativa dell’impatto delle chiusure e del rimbalzo dei casi di coronavirus in Cina, che avrebbe pesato sulle vendite nel travel retail in Asia. Nello specifico, il gruppo ha registrato un fatturato di quasi 1,19 milioni di dollari in Asia tra gennaio e marzo, in lieve calo di fatturato rispetto ai 1,2 milioni di dollari dello stesso periodo del 2022. “Mentre lavoriamo attraverso i seri, ma crediamo temporanei, venti contrari che deve affrontare il travel retail in Asia, siamo incoraggiati dal forte slancio nel resto della nostra attività”, ha affermato Fabrizio Freda, presidente e CEO di The Estée Lauder Companies.
Nonostante i risultati ottenuti, il gruppo si dice “ottimista sulla crescita futura”, anche a fronte dell’ingresso di Tom Ford per il quale stima il raggiungimento del miliardo di dollari di vendite nette all’anno nei prossimi due anni, e continua con i piani di investimento nel suo centro di innovazione a Shanghai e nel suo stabilimento produttivo in Giappone.