Il mercato della bellezza indiano non da segni di rallentamento e si appresta a superare i livelli pre-pandemia.
Nel 2022 il mercato cosmetico in India, il sesto al mondo per quanto riguarda i prodotti per la cura della persona, dovrebbe superare i livelli pre-pandemia. Secondo una recente ricerca di Euromonitor Intenational, da aprile 2021 ad aprile 2022 il mercato locale ha registrato una forte spinta digitale, con vendite di prodotti di bellezza sui canali e-commerce in crescita del 15%. Il 2022 ha registrato anche un importante ritorno dei consumatori ai negozi fisici, in particolare nei punti vendita prestige e premium: Euromonitor conferma un aumento del +17,2% del mercato prestige in India nel 2021. La skincare premium è la categoria più forte negli ultimi mesi (183 milioni di dollari, +13% rispetto ai dati pre-pandemia), mentre il make-up ha raggiunto un valore di 94 milioni di dollari (+ 8,5% rispetto al 2019). Le fragranze hanno registrato la crescita maggiore nel 2021, con un aumento del 22,9% a 148 milioni di dollari, ma sono rimaste al di sotto dei dati del 2019. Secondo i dati tramessi da Cosmetica Italia, l’export cosmetico italiano verso l’India ha registrato un valore di 14,6 milioni di euro nel 2021, con un incremento considerevole rispetto al 2020 (+37,7%). I prodotti italiani più richiesti sul mercato indiano sono le fragranze (4,2 milioni di euro, pari al 29% del totale export), seguite dai prodotti per la depilazione (4 milioni di euro, pari al 27,5% del totale) e dai prodotti per capelli (2,1 milioni di euro, 14,6% del totale). “Le stime per il 2022 indicano una ripresa delle esportazioni, che crescono non solo nel confronto col 2021 (+15,2%), ma anche rispetto al periodo pre-pandemico (+12,1% sul 2019)”, ha precisato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia. “Per le aziende italiane, la cui produzione è destinata per una quota superiore al 40% ai mercati internazionali, le opportunità di business con l’estero restano quindi strategiche e gli appuntamenti targati Cosmoprof ci consentono di promuovere e far conoscere la nostra offerta in tutto il mondo”.
IN&OUT
L’India è destinata quindi a diventare il nuovo El Dorado del beauty. A lanciare un chiaro segnale riguardo al sentiment del mercato è stata ad esempio la quotazione sulla Borsa di Mumbai dell’e-commerce Nykaa, che nel 2021 è stata valutata attorno ai 14 miliardi di dollari a partire da un Ipo di 720 milioni. Operazione che, tra l’altro, ha reso la sua fondatrice e CEO Falguni Nayar la donna self-made più ricca dell’India. Partendo nel 2012 dal solo online, Nykaa possiede ora oltre 110 store multibrand in India e lavora con più di 4mila brand sia domestici che internazionali. E non è tutto. Il gigante americano della bellezza The Estée Lauder Companies sta collaborando con Nykaa, per il progetto un incubatore per imprenditori di bellezza indiani. L’obiettivo più ampio dell’incubatore è quello di far crescere il prestigio e l’offerta di bellezza premium in India. “L’India è pronta ad accelerare davvero il suo consumo di bellezza – afferma Anchit Nayar, CEO di Nykaa e figlio del fondatore Falguni Nayar -. È il momento perfetto per identificare la prossima generazione di imprenditori che possono portare la bandiera dei marchi di bellezza indiani e dei marchi di consumo, che si faranno un nome non solo in India ma a livello globale”. A cavalcare ‘l’onda indiana’ è stato anche il gruppo Puig che a settembre 2022 ha acquisito una partecipazione di controllo nel marchio indiano di bellezza e benessere ayurvedico Kama Ayurveda. “L’India – dichiara Marc Puig, presidente e CEO di Puig – rappresenta un incredibile opportunità per Puig e con questo investimento continueremo la nostra strategia di consolidamento di Kama grazie alla forte presenza nazionale nell’Ayurveda e alla ricerca di opportunità interessanti nei mercati chiave all’estero”. I prodotti di Kama Ayurveda sono naturali e biologici. Puig manterrà il suo impegno per rafforzare la leadership del marchio nel mercato indiano e continuerà a farlo sostenendo anche un’ulteriore espansione di Kama Ayurveda nei mercati globali, compreso il Regno Unito dove approderà nel corso del 2023. E non è la sola. Anche L Catterton, il fondo di investimento franco-americano sostenuto dal colosso del lusso Lvmh, lo scorso giugno, è entrato nel capitale dell’azienda di cosmetici indiana Sugar Cosmetics conducendo un round di finanziamento da 50 milioni di dollari. All’apporto di capitale hanno partecipato, tra gli altri, anche i fondi A91 Partners, Elevation Capital e India Quotient. Sugar Cosmetics è stata fondata nel 2012 da Vineeta Singh e Kaushik Mukherjee. Attraverso questa operazione, Sugar Cosmetics intende guidare ulteriormente la sua crescita nel mercato dei cosmetici indiano. Negli ultimi tre anni, l’azienda ha quadruplicato le vendite e stabilito una presenza omnicanale forte in tutto il Paese. “Sugar Cosmetics – sostiene Anjana Sasidharan CEO di L Catterton Asia – ha sostenuto il suo rapido slancio di crescita sia online che offline, pur mantenendo parametri operativi sani. L’azienda è riuscita a consolidare la sua presenza in India e ora è ad un punto di svolta per la sua espansione”. Infine è di poche settimane fa, la notizia dell’acquisizione da parte della società di private equity Carlyle Group di una quota di maggioranza (70%) nel fornitore indiano di soluzioni di bellezza e benessere VLCC per una cifra vicina ai 300 milioni di dollari. I fondatori di VLCC Vandana Luthra e Mukesh Luthra continueranno a detenere una partecipazione significativa nella società. Fondato nel 1989, il marchio di prodotti per la cura della pelle e la bellezza ha una rete di 210 cliniche al dettaglio in 118 città in 11 paesi dell’Asia meridionale, del Medio Oriente e dell’Africa. Carlyle ha investito più di 5,5 miliardi di dollari in oltre 40 deal nel mercato indiano.
RITORNI E NEW ENTRY
Il consumatore indiano di bellezza è diventato un vero e proprio ‘tesoro’ per i marchi della bellezza. Dopo l’ingresso di brand del calibro di Charlotte Tilbury e Too Faced, anche l’etichetta globale di fast fashion Zara è entrata nel mercato indiano con la sua linea completa di make-up. “Il nostro obiettivo era creare qualcosa di veramente inclusivo a cui molti possano partecipare – dichiara Eva Lopez alla guida di Zara Beauty – con prodotti innovativi con un carattere giocoso, personale e individualista, tutti realizzati con ingredienti ad alte prestazioni e vera innovazione del colore”. Anche Amorepacific, la più grande società di bellezza in Corea, ha lanciato il suo marchio di bellezza premium Sulwhasoo in India. Nel tentativo di approfondire il mercato indiano, Amorepacific ha stretto un accordo di esclusiva per il mercato indiano con il principale retailer Nykaa. Prima di Sulwhasoo, Amorepacific aveva già lanciato in India Innisfree nel 2013, Laneige nel 2018 ed Etude nel 2019. Sulla scia della crescita della domanda di marchi di bellezza di lusso in India, il colosso del beauty L’Oréal ha deciso di riportare il suo brand prestige Lancôme nel Paese, offrendo un’ampia gamma di prodotti che includono skincare, make-up e fragranze. L’offerta del brand è disponibile esclusivamente negli store Sephora e online sul sito web del beauty retailer. “Negli ultimi anni – afferma Amit Jain, managing director di L’Oréal India in una dichiarazione – abbiamo assistito a un aumento delle categorie di lusso e di fascia alta nei segmenti della cura della persona e della bellezza. Riportando Lancôme in India, iconico marchio di lusso del nostro portafoglio, miriamo a soddisfare i crescenti consumatori di bellezza indiani che sono alla ricerca di prodotti premium”. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, il marchio di prodotti di bellezza Diego dalla Palma che ha sottoscritto una partnership con il principale distributore indiano di beauty luxury Baccarose. “Nel 2022 – sottolinea Micol Caivano, amministratore delegato del gruppo Cosmetica (Diego dalla Palma) – abbiamo stretto un accordo per lo sviluppo del mercato indiano, potenzialmente molto strategico per i nostri prodotti e abbiamo in atto un piano di sviluppo serrato per i prossimi tre anni”. Fondata nel 1984 da Hemansu Kotecha, Baccarose gestisce la catena di vendita al dettaglio di prodotti di bellezza Parcos in India, che conta 46 negozi e un sito di e-commerce dedicato. Anche Intercos, uno dei principali produttori di prodotti di make-up in Italia in conto terzi, ha fatto il proprio ingresso in India acquisendo l’impianto di produzione di Avon Beauty situato a Dehradun. “L’ingresso di Intercos sul mercato indiano – riporta una nota – rappresenta un vantaggio competitivo nell’ambito della fornitura di servizi ai clienti indiani, attuali e potenziali, di Intercos, garantendo una conoscenza approfondita del comportamento dei consumatori, nonché una relazione più stretta e una capacità produttiva a livello locale”.