Labomar, azienda nutraceutica italiana attiva a livello internazionale, ha chiuso il bilancio consolidato al 31 dicembre con ricavi in crescita del 40,4% a 91,8 milioni di euro. Tutte le società del Gruppo hanno contribuito in maniera positiva al raggiungimento dei risultati conseguiti nell’arco dell’esercizio.
L’utile netto è stato di 6 milioni di euro, in riduzione del 27,3% rispetto all’utile di 8,3 milioni registrato nel 2021, che tuttavia incorporava da un lato l’effetto positivo di rettifiche di valore di attività finanziarie per complessivi 5,9 mln legate alle variazioni del valore delle partecipazioni in Gruppo valutate con il metodo del patrimonio netto, e dall’altro lato, l’effetto di deprezzamento dell’avviamento iscritto nel bilancio della controllata ImportFab Inc. per complessivi 2,2 milioni.
“Sono orgoglioso dei risultati conseguiti dal Gruppo Labomar nel 2022 – ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Labomar Walter Bertin – soprattutto se consideriamo la complessità del sistema economico e sociale in cui abbiamo operato a livello domestico e internazionale, i sensibili aumenti dei costi delle materie prime e delle fonti energetiche, nonché i continui rischi di interruzione delle catene di fornitura”.
Nel dettaglio, i ricavi della capogruppo Labomar S.p.A. nel 2022 sono stati pari 70,7 milioni, con una crescita significativa di 31,5 punti rispetto al 2021. Nell’anno la capogruppo ha cercato di massimizzare le sinergie con le società controllate, sviluppando progetti comuni e mettendo a sistema il proprio dipartimento di R&D, da sempre fiore all’occhiello della Società.“Grazie alla velocità di reazione e al dna votato all’innovazione continua – prosegue Bertin – Labomar ha saputo intercettare le esigenze del mercato, non solo facendo leva sulla ripresa del comparto dei probiotici e del cough&cold, ma anche proponendo nuove formulazioni e sfruttando le proprietà intellettuali sviluppate all’interno del suo dipartimento di R&D”.
Infine l’ebitda del Gruppo Labomar al 31 dicembre 2022 si è attestato 16,6 milioni (+63,6% vs 2021), con un’incidenza di 18 punti, leggermente superiore a quanto dichiarato e alle più recenti stime degli analisti. “Nel 2022 abbiamo dedicato molte forze alla massimizzazione delle sinergie con e tra le società controllate, andando a concretizzare anche alcuni importanti progetti di cross selling, sia con il gruppo Welcare che con la canadese Entreprises ImportFab Inc.. I temi della sostenibilità, cui Labomar pone particolare attenzione, si sono confermati al centro delle nostre strategie di sviluppo così come lo saranno anche per i prossimi anni”, ha concluso Bertin.