Unilever ha chiuso il 2022 con un utile netto in aumento del 26% a 7,6 miliardi di euro. Nel periodo il fatturato totale è salito del 9% attestandosi a 60,1 miliardi di euro mentre l’utile operativo è aumentato dello 0,5% a 9,7 miliardi di euro.
Guardando nel dettaglio alla bellezza e alla cura personale, la divisione Beauty & Wellbeing rappresenta il 20% del fatturato e la crescita delle vendite per l’intero anno è stata del 7,8% a 12,3 miliardi di euro, mentre il fatturato totale è aumentato del 20,8 per cento. Nel quarto trimestre la crescita delle vendite è stata del 7,7% a 3,2 miliardi di euro, con un fatturato totale in aumento del 19 per cento.
“Unilever ha realizzato un anno di forte crescita del fatturato in condizioni macroeconomiche difficili. La crescita è stata ampia in ciascuno dei nostri cinque gruppi aziendali – ha affermato Unilever in una nota -. C’è ancora molto da fare, ma i cambiamenti che abbiamo apportato significano che inizieremo il 2023 con slancio, preparandoci bene per offrire un altro anno di crescita più elevata, che rimane la nostra prima priorità”. Per il 2023, inoltre, Unilever prevede anche un aumento dell’inflazione materiale netta. Che nella prima metà dell’anno potrebbe arrivare a circa 1,5 miliardi di euro e che invece potrebbe essere inferiore nella seconda metà dell’anno.
Guardando nel dettaglio alla bellezza e alla cura personale, la divisione Beauty & Wellbeing rappresenta il 20% del fatturato e la crescita delle vendite per l’intero anno è stata del 20,8% a 12,3 miliardi di euro. Nel quarto trimestre la crescita è stata del 19% a 3,2 miliardi di euro.
La divisione Hair Care è aumentata a mid-single-digits, aiutata dalle forti prestazioni di Sunsilk e Nexxus, mentre la cura della pelle è cresciuta in low-single-digits. Prestige Beauty ha archiviato un altro anno di crescita a due cifre, con ottime performance di Paula’s Choice e Hourglass, che hanno continuato la sua espansione in Cina, così come Living Proof, che è entrato nella categoria della cura dei capelli premium.