L’unione fa la forza, ancora una volta. I consorzi di profumerie in Italia continuano a rappresentare una formula vincente, capace di fare fronte alle sfide del post-Covid. Il 2022, infatti, ha dimostrato di nuovo la resilienza e il potenziale di ripresa delle realtà aggregate, capaci di fare fronte comune nell’affrontare le sfide dello scenario contemporaneo, denso di criticità ma anche nuove opportunità di crescita e rinnovamento. Da un lato, l’emergenza rincari e la crisi della supply chain, tra scarsa reperibilità delle materie prime e difficoltà nella logistica e nei trasporti, dall’altra il mutamento nelle abitudini di acquisto, consumo e fruizione della clientela. Nel complesso, di fronte alle realtà della bellezza che giocano in squadra si dispiega un panorama in divenire e pieno di complessità, segno di un settore in rapida trasformazione eppure, nel contempo, fedele a sé stesso.
In generale, quella che volge al termine sembra essere stata un’annata in chiaroscuro, di indubbia corsa ma adombrata dagli spettri dello sfondo macroeconomico, che incombono su tutti le filiere produttive. “La velata ripresa che si stava vedendo, o meglio si sperava di avere, dopo la pandemia – ha commentato Alberto Del Borrello, presidente del Consorzio Chicca Profumerie, che conta oggi 127 insegne in tutta Italia e 77 ragioni sociali – è stata in sostanza annientata dalla guerra e dalla crisi energetica che porterà a un rallentamento di quanto di buono è stato fatto nel 2021”. Ma aggiunge: “Le sfide restano sempre le stesse: cogliere le opportunità di oggi per i cambiamenti di domani puntando, retoricamente, su qualità e servizio”. Al centro, accanto alla mera crescita numerica e al miglioramento della redditività, l’adeguamento alle nuove esigenze dei consumatori, con uno sguardo sempre più attento al target dei giovanissimi. “I nuovi progetti dovranno interessare la Generazione Z allontanatasi dal negozio fisico, stimolandola a entrare”, prosegue Del Borrello.
Centralità del consumatore anche per Naïma, gruppo italiano retail della bellezza, nata dall’esperienza di otto storiche famiglie di imprenditori della profumeria e ad oggi con all’attivo oltre 250 punti vendita nel Paese. “La strategia passerà anche dai canali attraverso i quali comunicheremo – ha spiegato Daniele Siciliano, general manager Naïma -. Una rinnovata attenzione sarà data ai social, rinnovati anche nella loro veste grafica, che vedranno crescere la consulenza e la conoscenza delle beauty expert che diventeranno creator in grado di offrire consigli e risposte ai consumatori direttamente dalle pagine social. A loro si affianca lo sviluppo dell’e-commerce, di cui vedremo il nuovo volto durante i primi mesi del 2023”. È lo stesso claim del gruppo a testimoniare e sintetizzare con efficacia la sua vocazione customer-centric: Your Beauty Destination.
Un’esperienza, quella dei consumatori, che parte dai negozi fisici, ormai tornati al loro ruolo imprescindibile all’indomani della crisi pandemica, fino al versante digitale, sempre più integrati e compenetrati tra loro. Il futuro è phygital, sembrano non esserci dubbi. “Il punto di partenza sono i nostri negozi – conferma Siciliano -. Stiamo sviluppando e implementando molto velocemente il nostro piano di crescita grazie alle numerose aperture e ai restyling di quelli attuali che diventeranno sempre più interattivi rendendo l’esperienza di acquisto del consumatore ancor più completa, facile ed appagante. Naïma avrà una forte identità di brand riconoscibile attraverso elementi iconografici volti a suscitare un collegamento mentale nel consumatore a un’esperienza di acquisto davvero su misura. La digitalizzazione degli store si collega anche alla possibilità di contatto dei clienti attraverso il programma di customer relationship management che ci consente di formulare offerte targettizzate sul singolo”.
Anche il Consorzio Unibee, che raggruppa e supporta le 160 profumerie a marchio Biù delle quattro insegne della cosmesi italiana Idea Bellezza, Estasi, Sensation e Mallardo, cerca di accelerare lungo la via del digital, ormai imprescindibile. Con un piano di opening da 26 store nel corso del 2022 (arrivando così a contare complessivamente 170 indirizzi nel Belpaese), il consorzio ha portato avanti anche l’implementazione di una strategia digital che ha previsto il perfezionamento del lancio dell’ultima piattaforma di shopping online targata Estasi Profumerie, la quale si aggiunge ai siti, già lanciati negli anni precedenti, di Sensation, IdeaBellezza e Mallardo Profumerie). Racconta poi Giuliano Cannella, direttore generale del Consorzio Unibee: “Abbiamo lanciato a settembre 2021 il ‘Funnel Digital’, un piano editoriale coordinato e sponsorizzato su tutti i dieci canali social del consorzio e contestuale attivazione del Crm sul target individuato, che ha l’obiettivo di essere ‘contenitore’ e ‘megafono’ di attività condivise con i nostri brand partner avendo la finalità di far vivere i grandi lanci o le grandi animazioni in tutte le loro sfaccettature dalle esperienze sui punti vendita a quelle digitali, utilizzando il nostro ‘Crm Profiler’ installato a inizio 2021. Grazie a un progetto pilota con Npd (istituto di rilevazione delle vendite per il canale profumerie selettive, ndr) dal 2023 sarà possibile calcolare precisamente i tassi di trasformazione di questa attività e di conseguenza l’elasticità a questo tipo di investimento, nell’intento di offrire sempre il meglio ai nostri clienti e fornire strumenti nuovi ai nostri partner dell’industria”.
Il dossier completo è disponibile all’interno del numero 6 di Pambianco Magazine Beauty di Dicembre/Gennaio.