Weleda ha messo a segno un incremento dello 0,3% nel 2021 con un fatturato di circa 425 milioni di euro dei quali l’80% generato dai cosmetici e il 20% dai farmaci. Germania, Francia, Svizzera e Stati Uniti si confermano i maggiori mercati per la multinazionale svizzera di cosmetici e farmaci naturopatici ispirati ai principi della filosofia antroposofica fondata nel 1921 ad Arlesheim da Ita Wegman e Rudolf Steiner. Ma le nazioni cresciute di più l’anno scorso sono state la Spagna e gli stati dell’Est Europa.
Weleda è attualmente distribuito a livello mondiale in diversi canali in oltre 50 nazioni di tutti i 5 continenti: farmacie, parafarmacie, negozi bio, erboristerie, e-commerce, profumerie e negozi specializzati per la cura della persona. “Sicuramente Weleda continuerà ad investire per esser presente in sempre più Paesi”, dichiara Serena Rotondi, head of marketing & communication di Weleda Italia, a Fashionnetwork, aggiungendo che in Italia il brand ha l’obiettivo di “aumentare considerevolmente la presenza dei prodotti Weleda, soprattutto nel canale farmacia-parafarmacia”.
L’azienda, la scorsa primavera, ha stipulato in Inghilterra un contratto di locazione a lungo termine per un nuovo magazzino e una struttura per uffici a Etiquette Park a Ilkeston, nel Derbyshire. “In qualità di produttore di cosmetici naturali e biologici e prodotti per il benessere olistico, è essenziale che le nostre scorte siano immagazzinate in condizioni molto specifiche che soddisfino gli standard GMP – aveva spiegato allora in una nota Jayn Sterland, managing director di Weleda UK -. La nuova costruzione ci consentirà di far crescere la nostra attività rimanendo nell’area in cui si trovano anche il nostro sito di produzione e gli orti di erbe medicinali biologiche certificati Demeter”.
Secondo Rotondi, le attuali difficoltà negli approvvigionamenti per la crisi geopolitica mondiale e la conseguente crescita dell’inflazione non potranno non avere conseguenze sul business del marchio: “Sicuramente – afferma – il nuovo scenario mondiale avrà un impatto molto forte sull’attività di Weleda, soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento di materie prime, sia per i prodotti che per il packaging. Per il futuro, Weleda cercherà di attuare tutte le possibili precauzioni per evitare grossi impatti sui consumatori, salvaguardando sempre e comunque la sua attività produttiva, la qualità delle materie prime utilizzate e l’attenzione e la cura per l’ambiente”.