Barberino’s, la catena di barbershop che sta rivoluzionando la professione del barbiere in Italia, annuncia un round di investimento da 3 milioni di euro. I fondi serviranno a consolidare la presenza del brand in Italia e ad avviare il processo di espansione internazionale. Il round coinvolge il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital SGR, oltre a importanti esponenti del mondo imprenditoriale italiano, tra cui l’ex calciatore Claudio Marchisio e il chairman e co-founder di Yamamay Francesco Pinto. Inoltre, Pinto entra nel board come presidente non operativo, mentre Marchisio diventa brand ambassador di Barberino’s.
Parte dell’investimento viene raccolto attraverso la piattaforma di venture investing Doorway, mentre il round è coordinato da Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per scaleup e PMI, nell’ambito del programma di accelerazione e fundraising A-Road.
Barberino’s vanta 20 barber shop diretti in Italia, a cui si aggiungono un negozio in franchise a Seoul, in Corea del Sud, i Barber Corner itineranti, una Barber School per formare la nuova generazione di barbieri e due linee esclusive, con oltre 30 proposte tra prodotti di cosmesi, profumi e accessori. Per il 2022 Barberino’s prevede un fatturato pari a 3,5 milioni di euro (e un run-rate di 5 milioni annualizzato per le nuove aperture) in forte aumento rispetto ai 2 milioni del 2021 e al milione del 2020, rappresentando così non solo un’eccellenza del settore, ma anche un esempio concreto della ripresa del mercato durante e dopo il periodo della pandemia.
I fondi raccolti verranno utilizzati per consolidare la presenza del brand sul territorio italiano, rafforzare la macchina operativa per scalare ancora più velocemente e avviare il processo di internazionalizzazione.
“La priorità – commentano i fondatori di Barberino’s Michele Callegari e Niccolò Bencini – è l’espansione all’estero. La nostra ambizione è portare Barberino’s in tutto il mondo, iniziando dalle principali capitali europee. Il nostro settore è ancora estremamente frammentato, in Italia e all’estero. Abbiamo la potenzialità e la volontà di svolgere un ruolo da protagonisti, non solo attraverso una crescita organica ma anche tramite partnership e possibili acquisizioni”.