Il comparto cosmetico genera, a livello internazionale, un giro d’affari da 400 miliardi di dollari (secondo i dati di Global Research and Markets), per la metà rappresentati dai prodotti per la cura della pelle cresciuti del 60% negli ultimi dieci anni.
In Italia, il valore di produzione della cosmetica, secondo quanto riporta Forbes Italia, è superiore agli 11,8 miliardi e sfiora i 17 miliardi se si considera l’intera filiera. Più della metà delle imprese cosmetiche italiane ha sede in Lombardia, tra Milano, Bergamo, Crema e Brianza, considerato il quadrilatero della bellezza, una sorta di Beauty Valley, dove viene generato un fatturato di quasi 8 miliardi. Il distretto, che ha un’alta concentrazione di aziende (il 79,3% del totale nazionale) che operano per colossi come Dior, Chanel, Estée Lauder, Lancôme, Shiseido, Helena Rubinstein, sostiene il concetto di filiera con partnership strategiche di prossimità.
L’export del settore a livello nazionale è cresciuto del 13,8% rispetto al 2020, superando i 4,8 miliardi di euro, di cui due terzi provenienti dal distretto lombardo. Milano, sempre secondo quanto riporta Forbes Italia, è la prima provincia italiana per valore (20,5%), seguita da Roma e Bergamo (7,9%). Lodi tocca quota 6,5%, Cremona il 4% e Monza-Brianza il 3,8%. Il 44% del fatturato totale delle imprese cosmetiche lombarde proviene dalle vendite estere; il restante 56% è destinato al mercato interno, perlopiù generato dai canali di vendita tradizionali e digitali.
Le principali destinazioni delle esportazioni sono Francia (+6% rispetto al 2020), Stati Uniti (+28%) e Germania (+6,6%), che insieme fruttano oltre 1,5 miliardi di euro. Oltre agli Stati Uniti, ad avere una crescita a doppia cifra rispetto al 2020, secondo l’analisi condotta da Cosmetica Italia, l’Associazione nazionale imprese cosmetiche, anche Hong Kong (+23,1%), Paesi Bassi (+34,0%) ed Emirati Arabi Uniti (+37,2%).
Allargando lo sguarda all’intero territorio nazionale, si contano 1.300 aziende, il 12% delle quali supera i 50 milioni di euro di fatturato. Il 66% delle imprese genera un fatturato sotto i 10 milioni e il 22% tra i 10 e i 50. Stando al Report Cosmesi del Sole24Ore la presenza straniera in Italia vale oltre un terzo della produzione, con le aziende francesi che fatturano 1,8 miliardi di euro. In generale, la presenza straniera è molto forte nel commercio (60% del giro d’affari italiano), nella cosmesi naturale (57%) e nelle creme (50%). Numeri che fanno del nostro Paese il quarto produttore europeo, e nono al mondo, con una quota di mercato pari al 5,9%, alle spalle di Francia (17,6%), Stati Uniti (8,7%) e Germania (8,4%).