di Tiziana Molinu
Dopo la pandemia, l’universo della bellezza ha preso alla lettera il detto “di necessità virtù”, diventando sempre più un settore la cui penetrazione raggiunge ormai tutti i canali, integrando contemporaneamente fisico e digitale. Ovviamente questa tendenza ha spinto le aziende di diversi comparti a uscire dalla propria comfort zone per poter sopravvivere nell’era dell’innovazione a 360 gradi.
Oltre all’online, uno dei canali di vendita che negli ultimi due anni ha assistito a una crescita esponenziale è quello del beauty delivery, tanto che sia colossi della cosmetica che farmacie, fino ai piccoli rivenditori hanno investito nell’implementazione del servizio di consegna a casa. C’è chi si è appoggiato alle app di delivery già esistenti o a partner specializzati e chi, invece, ha creato da zero il proprio sistema, per fornire ai clienti sempre più esigenti delle consegne immediate, talvolta anche nell’arco di non più ore o giorni, ma minuti. Questo accade perché in un mondo in continua evoluzione, sempre più connesso e globalizzato, dove in poco tempo si può accedere a qualsiasi tipologia di prodotto, la partita si gioca non solo sull’offerta e sui prezzi, ma soprattutto sulla velocità e sull’efficienza. Pioniere in questo campo è stato sicuramente il comparto del food&beverage, ma nel giro di pochi anni ha, per così dire, ‘perso’ l’esclusività, conquistando realtà dei più svariati settori, dal fashion ai servizi di lavanderia, fino appunto alla cosmetica. Tutto, o quasi, sembra essere ormai a portata di mano in pochi click e ancor meno minuti.
BIG VS SMALL PLAYER
Se si guarda in un’ottica più ampia, al di là della pandemia e delle sue conseguenze, questa ha solamente accelerato una tendenza che prima o poi sarebbe comunque dilagata. Infatti, la decisione di aprirsi alle consegne in giornata a casa e all’urban delivery, deriva anche dal fatto che le aziende cosmetiche e farmaceutiche hanno dovuto tenere il passo con giganti dell’e-commerce come Amazon per restare competitivi. Da anni ormai il colosso di Jeff Bezos offre ai suoi ‘clienti prime’ prodotti, anche cosmetici, destinati ad essere consegnati nel giro di sole 24 ore. Sul fronte beauty, ad esempio, Sephora, che tra l’altro è stato tra i primi palyer in Italia a proporre la consegna a domicilio, sta investendo massicciamente in questo canale. Già nel 2020 lanciò il suo programma di consegna in giornata, compiendo poi ulteriori passi avanti nell’ottobre di quest’anno, quando ha iniziato a offrire l’home delivery nel giro di due ore al fine di soddisfare le elevate esigenze di velocità dei consumatori. Una strategia sostenuta anche da un sondaggio condotto dallo stesso retailer nel giugno 2022, il quale ha rilevato che la pronta consegna dei prodotti è una delle principali preoccupazioni dei consumatori, con il 63% degli intervistati che citava ‘emergenze di bellezza’, come l’esaurimento di un prodotto e la necessità di una rapida sostituzione, come una delle motivazioni per cui avrebbero scelto l’opzione di consegna in giornata. Inoltre, a due anni dalla sua partnership con InstaCart, azienda statunitense che gestisce un servizio di consegna e ritiro negli Stati Uniti e in Canada, a marzo di quest’anno Sephora ha annunciato un nuovo sodalizio con Shipt, società di consegna di proprietà di Target Corp., per rafforzare la sua offerta di consegna in giornata.
Restando negli States, a Los Angeles, a portare il beauty nel mondo dell’on-demand ci ha provato Uber, che permette di ordinare e farsi portare a casa dai suoi driver alcuni prodotti di bellezza in 30 minuti circa. A collaborare con l’azienda di San Francisco non sono stati solamente indie brand come Furtuna Skin, Summer Fridays e Corpus Naturals, ma anche giganti della cosmetica come The Estée Lauder Companies con tutti i suoi marchi in portafoglio. In Inghilterra, poi, Boots si è affidato a Deliveroo per consegnare a domicilio in circa 20 minuti oltre 400 dei suoi prodotti di bellezza e farmacia tra cui articoli di make-up, skincare e babycare. E questi esempi sono solamente la punta dell’iceberg di una tendenza che sembra essere destinata a crescere.
UN TREND CHE CONQUISTA ANCHE L’ITALIA
Non mancano esempi anche sul fronte nazionale. Da anni ormai, soprattutto nelle grandi città, in primis le farmacie hanno iniziato a stringere partnership con specialisti del settore come Glovo. Ma nel tempo l’offerta è cresciuta e si sono aggiunte sempre più aziende beauty, che non hanno voluto farsi sfuggire questa nuova occasione di profitto. Infatti se si guarda all’offerta bellezza di Glovo nelle principali città italiane come Roma e Milano, spiccano nomi come Kiko Milano, Bottega Verde o Equlibra Beauty. Non si può poi non menzionare Pharmap, azienda guidata da Giuseppe Mineo e Giulio Lo Nardo, che offre l’home delivery farmaceutico e consente di ricevere in 60 minuti, o per fasce orarie, qualsiasi prodotto della farmacia. Il servizio, fruibile tramite un sito web e un’app, è pensato per tutti coloro che, per mancanza di tempo, non possono recarsi in farmacia. Ad oggi, dopo poco più di 3 anni dal lancio, è disponibile in più di 200 città d’Italia (tra cui Milano, Genova, Bologna, Roma, Torino, Palermo, Cagliari), conta un network in costante crescita di circa 2.500 farmacie e partnership con i maggiori player del settore farmaceutico ed healthcare. Sempre in Italia, tra le ultime iniziative, quella di Ideabellezza Profumerie, che ha stretto una partnership con Alfonsino, startup specializzata nel servizio di food order&delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni e quotata su Euronext Growth Milan da novembre 2021. Questo sodalizio permette quindi la consegna, in 30 minuti, di prodotti tra profumi, make-up, cosmetica e trattamenti di bellezza.
NON SOLO PRODOTTI
Va sottolineato che i servizi estetici e wellness a domicilio, dai massaggi, alla manicure, fino al make-up e all’haircare, erano in crescita già prima dell’avvento della pandemia. L’home delivery in questi casi non consegna un prodotto in sé e per sé ma una vera e propria esperienza a casa. Talvolta è il singolo professionista che, in modalità freelance, offre le sue prestazioni; in altri casi i centri specializzati hanno deciso di aggiungere questa opzione all’offerta; o ancora, ci sono realtà digitali come Madame Miranda o Treatwell che sono nate appositamente con questo intento.