Anche Cosmetica Italia ha dovuto rivedere al ribasso le previsioni di crescita per quest’anno e il prossimo portandole rispettivamente a un +2,3%, a quota 12,1 miliardi di euro che segna comunque il ritorno ai livelli pre-crisi , e +3,3% rispetto a quelle fatte a gennaio che vedevano aumenti ben più elevati del 6,5% per il 2022 e del 6,6% per il 2023. Secondo quanto pubblicato da IlSole24Ore, infatti, “l’onda d’urto del caro energia si fa sentire anche sull’industria cosmetica”. Cosmetica Italia stima per le aziende un sovraccosto energetico superiore al 35%, un incremento molto pesante e trasversale a tutta la filiera.
“Mai come in questo momento le trasformazioni socio-economiche che caratterizzano non solo il nostro Paese ma l’intera comunità mondiale, condizionano le valutazioni per comprendere le dinamiche a cavallo tra il 2021 e il 2022 e le prospettive e difficoltà nel medio-lungo periodo – commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, nella presentazione del 54° Rapporto Annuale del settore -. Infatti, oltre ai negativi effetti del prolungamento del confitto Russia-Ucraina, le forti tensioni sulle materie prime, sulla difficoltà di approvvigionamento e sui relativi rincari, unitamente alla pressione sempre più elevata dei costi energetici, hanno avuto un impatto evidente su tutta l’industria manifatturiera e il comparto cosmetico non resta indifferente”.
Sempre secondo quanto pubblicato dal quotidiano, il caro bollette si aggiunge ai rincari dovuti alle forti tensioni sulle materie prime e alla difficoltà di approvvigionamento: si parla di un +18% per materie prime cosmetiche e packaging, mentre è di poco più di 11 punti percentuali l’aumento derivante dalla trasformazione e produzione di cosmetici. Le imprese con orientamento commerciale-distributivo, invece, subiscono maggiormente l’incremento dei costi di logistica, vicino al 10 per cento.
“Se la precedente elaborazione del Rapporto Annuale ha raccontato gli effetti negativi della pandemia da Covid-19 – continua Ancorotti – il documento di quest’anno evidenzia la pronta crescita sia della industria che del mercato cosmetico con andamenti congiunturalmente in ripresa, se non addirittura in recupero, rispetto ai profondi mutamenti avvenuti nel 2020. I valori del 2021, nonostante le tensioni che si sono iniziate a registrare a fine anno, e che condizionano sicuramente i trend del 2022, confermano la salute di un comparto che ha ribadito la sua capacità non solo di resilienza alla crisi economica, ma soprattutto di reattività e di adeguamento alle nuove prospettive di acquisto da parte dei consumatori sia italiani che esteri. Non va negato, però, che le incertezze individuate impongono molta cautela nella definizione delle prospettive future. Pure nell’incertezza dello scenario di riferimento e nonostante i profondi cambiamenti che hanno condizionato le abitudini di acquisto, le industrie cosmetiche hanno posto in essere una serie di correttivi e di iniziative che da un lato consentono di intercettare le nuove tendenze di consumo e dall’altro fanno fronte alle difficoltà congiunturali a conferma del valore di un comparto che continua a investire in innovazione”.