Il piano di crescita si svilupperà attraverso nuovi lanci di prodotti e acquisizioni di marchi. A dirlo è Luca Lomazzi, country general manager shiseido Italy. inoltre Focus su prodotto e innovazione tecnologica.
Il futuro del colosso giapponese della cosmetica, Shiseido, si articola tra acquisizioni, novità di prodotti e innovazione tecnologica, ma sempre restando fedele a quelli che sono i valori dell’azienda. Ad affermarlo è stato Luca Lomazzi, Country General Manager Shiseido Italy. Tante le tematiche trattate, d’altronde l’azienda vanta oltre un secolo di storia, durante il quale è riuscita sempre a rinnovarsi e a restare sulla cresta dell’onda offrendo ai clienti prodotto efficaci, innovativi, tecnologicamente avanzati e performanti. “Lasciamo che siano i nostri marchi a parlare”, ha affermato Lomazzi, ed è forse questo il segreto di un successo così duraturo, unito a forti investimenti in comunicazione, ricerca e sviluppo.
Shiseido ha 150 anni, la vostra è una storia lunghissima…
Shiseido è l’azienda cosmetica più antica al mondo. è nata nel 1872 e per tutti questi anni abbiamo cercato di rimanere sempre sulla cresta dell’onda puntando sull’innovazione e sulla ricerca costante di nuovi prodotti da inserire sul mercato. Il primo centro di ricerca è stato creato nel 1916 e oggi abbiamo 8 centri di ricerca, 300 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo e più o meno 1500 persone che operano nel settore ricerca e sviluppo. Ma non solo. Quando ci guardiamo intorno vediamo che non sono tante le aziende che hanno 150 anni di storia e, soprattutto che sono rimaste sempre coerenti con quelli che sono i valori del fondatore: risorse, vita, casa. Al centro della visione del nostro fondatore Arinobu Fukuhara infatti, c’è sempre stata la ricerca, l’innovazione e soprattutto la possibilità di avere risorse che si possano rigenerare nel corso del tempo. E il nostro obiettivo principale oggi è andare avanti a crescere e ad operare bene in questo mercato che è meraviglioso anche per i prossimi 150 anni.
La tecnologia è uno dei trend che state perseguendo?
Quello che mi ha colpito del nostro fondatore Arinobu Fukuhara è che già 150 anni fa sosteneva che sono i prodotti stessi che devono parlare per l’azienda ancora prima della comunicazione. è importante quindi produrre ed avere delle linee di prodotto efficaci, innovative, tecnologicamente avanzate e performanti. Oggi l’azienda fra i suoi driver di crescita inserisce la capacità di essere contemporaneamente local e global e l’investimento in ricerca che, grazie ai nostri 8 centri di sviluppo nel mondo, oggi ci pone all’avanguardia sia nello spostamento verso l’uso di prodotti sempre più di origine naturale che in termini di performance.
Quali sono i prossimi obiettivi in tema di sostenibilità?
Abbiamo una serie di obiettivi calendarizzati da qui al 2026 anno in cui dovremmo raggiungere per volontà è dichiarazione del nostro presidente la carbon neutrality. Chiaramente ci stiamo già muovendo in questa direzione con packaging riciclati sia nel vetro che nelle box esterne delle confezioni, con lo Zero landfill ovvero zero conferimento di rifiuti nelle discariche ma usati per riprodurre energia e il 40% in meno di utilizzo di acqua dal 2014 al 2026. Non si può pensare al futuro senza avere una strategia forte e determinata per la salvaguardia del nostro pianeta.
E di innovazione di prodotto?
Lanceremo nuovi prodotti nella seconda parte dell’anno dove sarà labile il divario tra cosmetica e chirurgia estetica. Sono prodotti sempre più tecnici e performanti che strizzano l’occhio alla chirurgia estetica e rendono effettivamente la pelle più bella più a lungo.
Quali sono invece gli obiettivi per il 2022 sul mercato italiano?
Stiamo puntando al mercato skincare, completando la mission dell’azienda. Ad esempio abbiamo lanciato il marchio altissimo di gamma Clé de Peau Beauté, poi il brand Drunk Elefant, e adesso ci stiamo focalizzando sul nuovo marchio vegano Ulè creato internamente dai due centri di ricerca giapponese e europeo e sviluppato proprio per il mercato europeo.
Ma non solo. Il gruppo mira anche ad ampliare il portafoglio marchi anche attraverso acquisizioni e teniamo gli occhi aperti sul mercato per non perdere nessuna occasione.
E in termini di numeri? Quali sono le previsioni di Shiseido per l’Italia?
Nel 2021, in Italia eravamo ancora sotto i livelli pre-pandemia. Le nostre stime 2022 sono di raggiungere un fatturato di 130 milioni di euro, quindi arrivare ai livelli del 2019. Raggiungeremo questi risultati grazie alle fragranze che stanno andando molto bene, in particolare il marchio Narciso Rodriguez che è il primo brand femminile del mercato sta generando ottime performance. Inoltre, nell’ambito dello skincare, in particolare grazie al brand Shiseido dovremmo chiudere il gap del 2019. Infine per quanto riguarda l’asse del make-up ci attendiamo una crescita sostenuta, ma ancora bassa rispetto a tutti gli altri segmenti.
Un ultima domanda, quali sono le potenzialità dei beauty brand di celebrities e influencer?
Oggi se ci sono così tante celebrities che entrano nel settore del beauty significa che c’è interesse, e questo è un aspetto positivo. è chiaro che ogni nuovo singolo player che entra nel mercato rischia di creare un po’ di ombra a tutti i marchi che sono già presenti. D’altra parte ritengo anche che si debba guardare con interesse a questi marchi per imparare soprattutto come entrare in relazione diretta con il consumatore finale, cosa che celebrities e influencer sanno fare molto bene. Penso possa essere anche uno stimolo per tutti: bisogna osservare e imparare per implementare sempre il proprio business.