Il mondo del private equity guarda con interesse alla cosmetica. Oltre all’abbondanza di liquidità, ci sono ragioni strutturali. Per le aziende è un’occasione di crescita importante. L’Italia resta nel mirino dei fondi.
di Chiara Dainese
Il 2021 si è rivelato un altro anno di accordi miliardari nel settore della bellezza. Tra l’ascesa dei marchi clean beauty, nuove acquisizioni e aumenti di quote, la cosmetica sembra essere nel mirino degli investitori e principalmente dei fondi di private equity. A investire nel capitale delle imprese c’è ormai una larga maggioranza di fondi di private equity che affiancano spesso il vecchio imprenditore, che il più delle volte rimane con una quota di minoranza. Un’inarrestabile marcia che potrebbe diventare ancora più sostenuta nei prossimi anni. Soprattutto negli States, dove le operazioni di M&A impazzano nel comparto beauty, ma anche in Italia dove i fondi di investimento si sono resi partecipi di deal importanti. A rendere più acuta la brama dei fondi di private equity c’è la grandissima liquidità accumulata durante la pandemia che ora vuole trovare degli sbocchi concreti. Oltre al fatto che l’Italia è diventata più appetibile di prima anche grazie all’autorevolezza e alla stabilità del governo guidato da Mario Draghi, sebbene il settore del private equity italiano rimanga ancora largamente sottopesato rispetto a Paesi come Germania e Francia. Ma questo significa anche che resta molto alta la possibilità di espansione. Dal lato societario, per contro, è stato il Covid stesso ad accelerare processi che erano già in atto e a modificare gli assenti con la ricerca di un socio esterno portatore di liquidità.
DEAL PER CAPELLI
Tra le operazioni più importanti c’è quella tra Mandarin Capital Partners, che attraverso il fondo Mandarin Capital Partners III, ha acquisito la quota di maggioranza di Procosme, polo di ricerca e formulazione cosmetica d’eccellenza, specializzata nella creazione di linee soprattutto tricologiche personalizzate e utilizzate nella formulazione dei prodotti professionali per capelli. A vendere la società è stata la famiglia Pisana. L’acquisizione di Procosme è stata condotta tramite la neo costituita Ymenso, holding che ha l’obiettivo di raggiungere i 50 milioni di euro di ricavi attraverso la crescita organica, ma anche cogliendo opportunità di aggregazione per linee esterne. Procosme raggiunge quindi sotto il controllo di Ymenso l’altra controllata di Mandarin attiva nel settore della cura dei capelli, che è Nuova Fapam, presente in Italia con un network di oltre 800 saloni affiliati di cui 200 sotto il marchio Tagliati X Il Successo, di cui il fondo aveva acquisito il 72,45% nell’ottobre 2020, con Alessandro e Domenico Parnazzini che avevano mantenuto il 13,77% ciascuno.
Nel medesimo settore, ricordiamo che a fine novembre TEC Beauty, veicolo di investimento promosso da The Equity Club, (veicolo di investimenti in club deal promosso da Mediobanca private banking) ha acquisito la maggioranza del capitale di Hair Styling Applications (HSA Cosmetics), azienda fondata nel 1982, con sede a Bisuschio (Varese) e attiva nei prodotti professionali per la cura dei capelli e della pelle. Nella cosmetica The Equity Club aveva investito già nel maggio 2019, quando aveva rilevato una quota di minoranza della marchigiana La Bottega dell’Albergo, produttrice di cosmetici per le spa degli hotel di lusso e licenziataria di luxury brand italiani e internazionali. The Equity Club punta a costituire uno dei più importanti poli italiani del beauty per un’offerta completa, integrata e distintiva nel mercato internazionale.
L’ITALIA NEL MIRINO
Hig Europe, filiale europea del fondo d’investimento internazionale Hig Capital, ha acquiaisto dai principali soci Acqua & Sapone, la più grande catena italiana di igiene personale, profumeria e pulizia della casa. Nel dettaglio, Hig Europe ha acquisito il controllo esclusivo di Cesar di Barbarossa Enio e F.lli, gruppo Sda Servizi Distribuzione Associati e Vdm Vaccaro Distribuzione Merci, appunto tre degli otto soci della catena. L’operazione è stata condotta da Hig Europe attraverso il veicolo italiano Bubbles BidCo, controllato dalla lussemburghese Bubbles TopCo e con i venditori che reinvestiranno per una minoranza in TopCo. Acqua & Sapone, che ha chiuso il 2020 con 20,4 milioni di euro di ricavi, è stata fondata nel 1992 con il nome di Cedas da Gottardo e successivamente si sono unite altre sette aziende (Cesar, Sda, Leto, Lgm, Quamar, Reale Commerciale, Vdm) ciascuna con una quota del 12,5 per cento. Nel 2009 Cedas ha poi cambiato nome in Acqua & Sapone.
Anche Induplast, una delle principali aziende italiane attive nel packaging rigido rivolto ai mercati del personal care, della cosmetica e della farmaceutica è stata acquisita da una cordata formata dai fondi Armònia sgr e Azimut Libera Impresa sgr, con il fondo di private equity Demos 1. Nata come azienda artigianale nel 1958 a opera di Angelo Cortesi e Attilio Leidi, oggi alla sua seconda generazione, Induplast, con sede a Bolgare (Bergamo), è diventata una delle principali aziende italiane attive nel packaging rigido rivolto ai mercati del personal care, della cosmetica e della farmaceutica. Le famiglie Cortesi e Leidi hanno ceduto la maggioranza del capitale della holding Induplast Group srl al fondo Europe Capital Partners VI nel giugno 2018. Da allora Induplast ha condotto due acquisizioni: quella del 100% di Verve, nel gennaio 2020 e quella di Vexel, nel 2019. Induplast vanta oggi oltre 1.600 clienti in 40 Paesi, tra cui Acqua di Parma, Bulgari, L’Oreal e Salvatore Ferragamo. Nel 2020 il fatturato del gruppo ha superato i 40 milioni di euro, con un ebitda di circa 14 milioni.
E non è tutto. Il private equity spagnolo Portobello Capital ha acquisito il 100% di Farmol, azienda bergamasca di prodotti per la cosmetica, l’igiene personale e la farmaceutica. A vendere sono stati il fondo Green Arrow Private Equity Fund 3, gestito da Green Arrow Capital sgr, che possedeva il 70% del capitale, e la famiglia Innocenti (tramite Old Mill Holding). Fondata nel 1946, con sede a Comun Nuovo (Bergamo), Farmol impiega circa 700 persone e opera attraverso sei stabilimenti produttivi situati in Italia, Ungheria, Slovacchia e Tunisia, con una capacità produttiva annuale di circa 500 milioni di unità. Nel 2020, Farmol ha fatturato più di 110 milioni di euro, lanciato diverse nuove soluzioni di prodotto e diversificato ulteriormente il proprio business entrando nel settore dell’healthcare. Grazie all’investimento di Portobello, Farmol punta a rafforzare ulteriormente la propria leadership nel mercato dell’aerosol, attraverso acquisizioni e un percorso di ulteriore crescita organica, lo sviluppo delle attività nell’healthcare e di nuove categorie di prodotti.
OPERAZIONI ESTERE
Tra le operazioni più significative all’estero c’è Shiseido Americas che ha ceduto i suoi marchi make-up ad Advent International, uno dei più grandi investitori di private equity globali che ha comprato i tre dei brand di cosmetici bareMinerals, Buxom e Laura Mercier.
Inoltre nelle scorse settimane, anche Blackstone ha effettuato un investimento di maggioranza nel marchio di prodotti di bellezza Supergoop. Il brand fondato da Holly Thaggard, prevede di utilizzare l’investimento per investire nell’innovazione futura, nell’istruzione e nel marketing e per espandersi a livello nazionale e globale. Tra le operazioni Carlyle group, il secondo fondo di private equity più grande del mondo ha acquisito una quota di maggioranza del brand di prodotti con ingredienti naturali Beautycounter, facendo salire la sua valutazione a un miliardo di dollari. Poco prima Famille C Venture, la società di investimenti privati della famiglia Courtin-Clarins, ha effettuato un investimento di serie B di 9 milioni di dollari (7,4 milioni di euro) in Pai skincare, marchio di prodotti cosmetici vegani di cui la fondatrice e CEO Sarah Brown detiene ancora la quota di maggioranza. L’imprenditrice ha in programma l’espansione nei suoi tre mercati principali, Regno Unito, Francia
e Stati Uniti.
Quasi contemporaneamente, la società newyorkese General Atlantic ha reso noto un investimento di 80 milioni di dollari nel marchio haircare a base vegetale Vegamour, le cui entrate lo scorso anno sono incrementate dell’800% annuo. Lanciata nel 2016, l’azienda mira a raggiungere nel 2021 almeno il +300% sul 2020. Infine il nuovo fondo di capitale di rischio di Natura & Co., Fable Investments, ha fatto il suo primo investimento. Si tratta di Perfumer H, il marchio di fragranze del profumiere Lyn Harris. Perfumer H incorpora ingredienti naturali e offre contenitori ricaricabili. Con Fable, Natura effettuerà 10-15 investimenti di minoranza in piccoli marchi che hanno già un ‘proof of concept’ e una forte offerta al consumatore.