Dopo gli ottimi risultati ottenuti nei sei mesi, L’Occitane continua la sua corsa nel terzo trimestre. Nei nove mesi terminati il 31 dicembre, il produttore francese di cosmetici naturali ha messo a segno un giro d’affari di 1,38 miliardi di euro in crescita del 14,2%. I risultati sono stati guidati principalmente dalle festività natalizie del terzo quarter, che ha visto vendite a +9,5% per 650 milioni di euro. Il gruppo riconferma il pieno recupero sul 2019 con un +14,6 sul periodo pre-Covid.
“Nonostante le preoccupazioni per l’accelerazione della diffusione della variante Omicron – ha spiegato André Hoffmann, vicepresidente e CEO dell’azienda – abbiamo assicurato una forte holiday season nella maggior parte de mercati chiave con il contributo alla crescita di tutte le regioni, in particolare Asia Pacifico, Europa e Americhe”.
A livello regionale, Brasile, Russia, Hong Kong e Cina hanno registrato i maggiori tassi di crescita rispettivamente del 40,7%, 28,1%, 25,7% e 18,5 per cento.
La Cina ha continuato a contribuire maggiormente alla crescita complessiva nel terzo trimestre, grazie alle sue “vendite dinamiche online e offline”, ha affermato il gruppo. L’Occitane ha anche osservato il recupero dei suoi canali offline nel terzo trimestre. La vendita al dettaglio ha registrato infatti una crescita di circa il +13% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Allo stesso tempo, i canali online sono rimasti solidi a +4,1%. “Lo spirito della stagione – ha affermato ha affermato Hoffmann – non si è limitato solo ai canali fisici, poiché le vendite online hanno continuato a crescere bene nonostante l’ambiente di acquisto sempre più normalizzato, grazie al nostro impegno di lunga data per rafforzare la nostra presenza omnicanale”.
Nell’intero periodo e a livello di marchio, L’Occitane en Provence, che continua a essere il marchio di punta dell’azienda, ha visto una crescita del 14,8%, rappresentando la più grande fetta del business dell’azienda (l’81,4% circa). Tuttavia, Elemis è stato il brand ha registrare la crescita maggiore con un balzo del 35,9%. Al contrario, Limelife, la società di bellezza statunitense acquisita nel 2018, è diminuita del 29,7 per cento.