Non temono né l’attuale incertezza nello scenario di mercato né la pandemia e le sue varianti, ma continuano imperterriti la loro corsa in un’ottica di crescita e espansione attraverso acquisizioni, nuove licenze o con il consolidamento dei loro marchi e delle relazioni con i clienti. Sono coraggiosi. Sono i distributori tricolore di prodotti cosmetici. Da Italart a Beauty & Luxury, passando per Forma Italiana e Beauty San, fino a Beautimport e Luxury Lab Cosmetics, il filo conduttore dei principali player del settore, interpellati da Pambianco Beauty, sembra essere infatti un sano ottimismo per il futuro grazie al generale feedback positivo da parte del mercato.
Partendo da Italart, che ha lanciato alla fine dell’anno scorso John Richmond, e ha adesso in serbo una grossa novità: l’azienda ha infatti firmato per un’altra licenza, quella per il marchio Replay, con cui sarà operativa da aprile. “Puntiamo molto su questo brand – ha spiegato il managing director Alberto Tanzi – è in grossa crescita è sta andando molto bene sia nel comparto profumi sia nel suo core business nella moda. Prevediamo di raddoppiare il fatturato nel 2022 e ci stiamo strutturando di conseguenza”. Si espresso in termini positivi anche il CEO di Beauty & Luxury Stefano Malachin, che quest’anno stima di superare i 56 milioni di fatturato, a guidare la crescita nel 2022 sarà il consolidamento dei brand in portafoglio, unitamente ad alcuni nuovi lanci di cui il più importante è Moncler, in programma a marzo. Dopo un 2021 record, con ricavi in crescita del 10% rispetto al 2019, nel 2022, il gruppo si aspetta una progressione del 23% sul 2021. Forma Italiana poi, nel 2021, sotto la gestione del CEO Claudio Gabbai, ha messo a segno un giro d’affari da 118 milioni di euro. L’azienda gestisce attualmente diversi magazzini che si estendono per una superficie complessiva di 17.000 metri quadrati. Nello stesso anno ha concluso due deal di grande importanza strategica aggiungendo al suo portafoglio i marchi La Perla e Barbour. Le contrazioni del mercato non sembrano aver impattato neanche su Beauty San, il CEO Andrea Valdo ha infatti affermato: “abbiamo avuto una risposta positiva sui nostri brand e sulla nostra azienda sia per quanto riguarda il mercato italiano che per l’export. Ottimi riscontri soprattutto se si prende in considerazione che le percentuali di contrazione di mercato negli ultimi due anni sono state piuttosto importanti e noi siamo stati in controtendenza fino addirittura a chiudere l’anno scorso con un risultato migliore a quello del 2019, periodo pre-pandemia. Per il 2022 prevediamo che il trend di crescita continui, anche se abbiamo ancora una distribuzione molto selettiva, stiamo pensando di allargarla. Al momento abbiamo un centinaio di clienti ma contiamo di espanderci fino a 150 (+50%)”.
Il sentiment generale che accomuna i vari player di settore è positivo e si articola tra partnership, nuove iniziative e acquisizioni, innovazione e consolidamento della posizione di mercato. Il 2021 è stato un anno di crescita per Beautimport sia in termini di fatturato che di acquisizione di nuovi clienti. Vede rosa sul futuro anche Adele Schipani, founder di Luxury Lab Cosmetics, che ha affermato: “già nell’ultimo trimestre del 2021 abbiamo posto interessanti e concrete basi per una crescita significativa della nostra attività per il 2022, sia in termini di collaborazioni, ampliamento portfolio brand, consolidamento del network sia per fatturato”. Seppur alla fine abbiano portato agli stessi risultati a segno più, le strategie messe in atto dai distributori sono state differenti tra loro. C’è infatti chi punta sull’acquisizione di nuovi marchi e licenze, chi mira a rafforzare il rapporto con i clienti e a allargare le partnership e chi vuole consolidare la propria posizione. Chi spinge sul mercato italiano e chi strizza l’occhio all’estero. Non c’è un’omogeneità strategica, ma il mercato risponde bene ai vari business models. Invece, un altro elemento che accomuna i diversi distributori di bellezza è la spinta verso la digitalizzazione. In questo senso rimane prioritario lavorare sulla shopping experience, sull’omnicanalità.
L’approfondimento completo è disponibile su Pambianco Beauty magazine di Febbraio/Marzo 2022.