Il Gruppo Henkel ha chiuso l’anno fiscale 2021 con un fatturato di 20,066 miliardi di euro, con una crescita del 4,2% in termini nominali e del 7,8% in termini organici. Acquisizioni e disinvestimenti hanno avuto un impatto leggermente negativo, pari a -0,1 per cento, mentre le oscillazioni valutarie hanno pesato per il 3,5% sui ricavi.
Nel dettaglio le vendite della divisione Beauty Care sono cresciute in termini organici dell’1,4 per cento. Mentre il business dei saloni di bellezza ha recuperato, il mercato al consumo è calato, condizionato dalla normalizzazione della domanda per le categorie legate alla cura del corpo.
“Tutte le divisioni sono cresciute in termini organici- ha dichiarato il CEO di Henkel, Carsten Knobel – e abbiamo mantenuto stabile la marginalità e aumentato il rendimento delle azioni privilegiate. Questo è il risultato dell’impegno del nostro team globale. Insieme siamo riusciti a progredire nell’agenda ‘Purposeful Growth’ anche in questo periodo complesso”.
I mercati emergenti sono cresciuti a doppia cifra e il fatturato è aumentato del 15,4%, mentre i mercati maturi hanno registrato buoni risultati, con uno sviluppo del 2,5 per cento.
Le previsioni per l’anno fiscale 2022, già pubblicate a fine gennaio, rimangono invariate. Considerata l’elevata incertezza e volatilità dei mercati, nonché l’impatto dei rilevanti aumenti dei costi delle materie prime e della logistica, Henkel prevede una crescita organica del fatturato del Gruppo compresa tra il 2 e il 4%, con un utile depurato sulle vendite (margine Ebit) tra l’11,5 e il 13,5 per cento.
“Stiamo proseguendo nell’implementazione della nostra agenda strategica e a fine gennaio abbiamo annunciato la fusione delle divisioni Laundry & Home Care e Beauty Care in un’unica business unit denominata Henkel Consumer Brands. Creeremo una piattaforma multi-categoria con un fatturato complessivo di circa 10 miliardi di euro, che ci permetterà di agire su scala più ampia per ottimizzare ulteriormente il nostro portafoglio, accelerare la crescita e migliorare la marginalità. Questo si riflette nei nostri obiettivi finanziari di medio e lungo termine”, ha concluso Knobel.