Dal 1986 Labo Suisse si occupa di dermo-cosmetica per la cura della pelle e dei capelli, dedicando ingenti risorse alla ricerca e allo sviluppo di prodotti cosmetici innovativi e brevettati da commercializzare in tutto il mondo grazie ad una rete di distributori esclusivi (attualmente Labo è presente in 42 Paesi). “Da sempre – riporta una nota – Labo guarda al futuro con lungimiranza e da oggi vuole rendere quel futuro più sostenibile attraverso l’adesione al Progetto Ambientale Labo Forest”.
Questo progetto è la testimonianza concreta dell’impegno aziendale verso l’ambiente e verso le generazioni future, un percorso il cui obiettivo principale è ridurre l’impatto ambientale nelle proprie attività in modo tangibile, misurabile e concreto: riduzione delle materie plastiche nelle confezioni, utilizzo di materiali riciclati, sensibilizzazione al corretto smaltimento da parte dei consumatori. Un programma che vuole sensibilizzare a comportamenti sempre più eco-compatibili nei processi interni come nei rapporti con partner, distributori esclusivi e consumatori finali.
Labo Forest si trova nella foresta amazzonica, la più grande foresta pluviale del mondo, il ‘polmone verde’ che ospita una biodiversità maggiore rispetto a qualsiasi altra foresta tropicale. L’Amazzonia è l’habitat principale di milioni di specie animali e vegetali, nonché di migliaia di comunità indigene. Nel 2017 risultava che più del 20% dell’intera superficie forestale amazzonica fosse stata disboscata. Negli ultimi anni il trend, dovuto principalmente alla pressione dell’allevamento e delle attività agricole, purtroppo sembra non essere migliorato.
Da qui nasce l’obiettivo di riforestare l’Amazzonia per salvaguardare la sua straordinaria ricchezza in termini di biodiversità e per contribuire al sostentamento delle comunità indigene. “Il progetto Labo Forest ha l’obiettivo di ripristinare i paesaggi dell’Amazzonia Peruviana rafforzando le comunità locali: la collaborazione diretta con i contadini e le con comunità indigene aiuta a rigenerare le foreste e a migliorare le risorse e i mezzi di sussistenza a disposizione della popolazione”, prosegue la nota.