Givaudan continua a crescere e resta positivo per il futuro. “L’85% dei nostri prodotti – afferma Gilles Andrier, CEO di Givaudan – si sono rivelati resilienti durante la pandemia o sono addirittura risultati più richiesti”. L’impresa ha approfittato del fatto che anche in tempi di crisi la gente deve procurarsi cibo e articoli di cura del corpo. Ma pure nel segmento della profumeria di lusso, che è stato duramente colpito all’inizio della pandemia, le vendite nella prima metà del 2021 si sono già innalzate al livello di quelle dell’anno pre-crisi 201, “inizialmente il rimbalzo era atteso solo per il 2022”, prosegue Andrier.
Givaudan a luglio ha presentato i dati semestrali, mostrando un fatturato in progressione (su base annua) del 5% a 3,4 miliardi di franchi, e un utile netto in crescita del 16% a 481 milioni di franchi. “I risultati mostrano chiaramente che stiamo guadagnando quote di mercato”, commenta il CEO. L’impresa conferma quindi l’obiettivo di un incremento annuo organico dei ricavi tra il 4 e il 5% sino al 2025.
Inoltre Givaudan ha annunciato in un comunicato l’intenzione di investire 75 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 70 milioni di euro) in un ulteriore ampliamento del proprio stabilimento produttivo in Messico situato nel comune di Pedro Escobedo, nello Stato di Querétaro. “Il Messico – sottolinea Maurizio Volpi, presidente di profumeria e prodotti di bellezza della società elvetica – è un mercato importante per Givaudan, ed è in forte crescita. Questo investimento nelle strutture produttive dimostra il nostro impegno nei confronti della clientela e fa parte della strategia e dei piani che abbiamo implementato per il 2025″. Secondo Volpi, tale approccio rafforzerà il posizionamento di Givaudan come partner strategico per i suoi clienti nella regione e soddisferà le richieste sempre più pressanti dei consumatori, che richiedono fragranze che rispettino l’ambiente e abbiano profumi raffinati.