L’azienda, parte di Bolton Group, misura i suoi progressi in termini di impatto ambientale e innovazione delle formule. La ricerca porta il brand ai vertici del mercato.
In un anno complesso come il 2020 Collistar non viene meno alle promesse di innovazione continua, di maggiore sostenibilità e di valorizzazione di un marchio italiano nel panorama internazionale. Interprete di una nuova premiumness, che coniuga risposte rapide alle esigenze dei consumatori e grande affidabilità, Collistar è riuscita a ridurre il proprio impatto ambientale e oggi formula i suoi trattamenti sulla base della Clean Research. Nel 2020, in linea con l’andamento del settore, i risultati più incoraggianti sono arrivati dall’e-commerce e, a livello merceologico, dai prodotti per la cura della pelle. Nel 2021 riflettori puntati sulla nuova linea Magnifica. A raccontarlo a Pambianco Beauty è Lorenza Battigello, general manager di Collistar dal 2019, che conferma il focus sui mercati europei.
Uno dei pilastri strategici di Collistar è la “premium quality per tutti”. Come definirebbe la “premiumness” dell’azienda?
Il punto di partenza per noi è stata una domanda, ovvero quali saranno i cardini dell’evoluzione del segmento premium nei prossimi anni e, in questo spettro d’azione, quali fossero le aree in cui Collistar potesse dare al meglio il suo contributo per rispondere ai nuovi bisogni delle clienti. Viviamo in un periodo di grandi trasformazioni, accelerate dalle limitazioni e dalle paure dell’ultimo anno. In futuro cambieranno i criteri e i valori alla base delle nostre scelte. Collistar vuole dare una risposta alle consumatrici in coerenza con le proprie radici e la propria storia. L’affidabilità e la perennità della marca sono per noi molto importanti, anche a livello sociale. Il nostro mantra è ‘We are Collistar’ e indica un impegno che va oltre la creazione di prodotti cosmetici altamente efficaci: per noi si arricchisce di valori come sostenibilità, che amiamo inquadrare come trasparenza e impegno sociale al fianco delle donne.
Quali sono i traguardi più importanti raggiunti da Collistar in tema di sostenibilità ambientale?
In anno, il 2020, in cui la pandemia e le difficoltà a essa connesse ci hanno travolti in modo inaspettato, abbiamo deciso di non rinunciare agli obiettivi che ci eravamo preposti, in primis in termini di sostenibilità. Ci siamo impegnati nella riduzione della quantità di materiali immessi sul mercato. Abbiamo, ad esempio, riprogettato in chiave di ecodesign i tappi delle nostre creme viso, che adesso sono in monomateriale riciclabile. Abbiamo tolto l’oro, in quanto la metallizzazione è un processo poco sostenibile, e abbiamo ridotto di circa il 37% il peso della plastica utilizzata per questo tappo. Applicando queste caratteristiche ai volumi di vendita 2018-19, queste nuove referenze consentono di risparmiare tra le 6 e le 9 tonnellate di plastica. Inoltre, abbiamo riprogettato le trousse per il make-up come refillable e oltre il 70% della plastica utilizzata per le nuove trousse è plastica riciclata, proveniente da scarti industriali. In generale, stiamo rivedendo la composizione dei nostri packaging per raggiungere i target condivisi con Bolton Group, di cui facciamo parte: packaging 100% riciclabile entro il 2025; introduzione di almeno il 25% di plastica riciclata entro il 2025; revisione del rapporto packaging/prodotto, andando a diminuire il peso delle nostre confezioni e, quindi, a generare meno rifiuti. Già nel 2019, inoltre, abbiamo raggiunto l’obiettivo di ‘zero deforestazione’, con l’impiego di carta riciclata o certificata FSC. Quanto alla policy sulle materie prime, le nostre formule scelgono materie con ridotto impatto ambientale e sociale o privilegiano attivi provenienti da processi industriali, come la sericina, attivo ricavabile dalle acque di lavaggio della seta. Infine, dal 2021, abbiamo introdotto un filtro solare, per tutta la linea di creme protettive, che non danneggia i coralli o le acque marine.
Quali sono i cardini della Clean Research di Collistar?
La ricerca è alla base di tutte le aziende. Collistar è da sempre un brand fortemente innovativo. Questo vuol dire che la ricerca è al cuore delle nostre attività. Da oltre 30 anni il nostro marchio recita ‘dalla ricerca Collistar’: ecco, questa ricerca è diventata Clean Research, trademark registrato in Italia e a livello internazionale. Il fatto che sia stato depositato dà un’idea del valore che, a livello strategico, diamo alla Clean Research. È la filosofia con la quale vengono formulati i nostri trattamenti, è il punto di vista con cui, dal 2019, guardiamo alla ricerca. Per ogni principio attivo Collistar cerca ‘la giusta dose’, quella in grado di garantire la massima efficacia, senza aggiungere nulla di più alla pelle, ovvero senza componenti inutili che la pelle dovrebbe smaltire. È quel ‘quanto basta’ che, per definirlo, richiede anni di esperienza.
Quale è stato l’andamento del fatturato nel 2020, anno duramente penalizzato dalla pandemia Covid-19? Quali sono le previsioni per il 2021?
Il 2020 è stato un anno indubbiamente difficile per il settore e anche per noi. Per rispondere a questa fase senza precedenti abbiamo, da un lato, applicato il principio dell’agilità per le decisioni di breve periodo, le sfide che cioè si presentavano quotidianamente, ma abbiamo mantenuto un grande rigore rispetto al percorso di rinnovamento che la marca ha intrapreso. In questo periodo stiamo condividendo con i clienti la strategia Collistar per i prossimi anni, perché confronto e collaborazione sono indispensabili per offrire un’esperienza di qualità alle clienti, che acquistano sia offline che online. Vogliamo proteggere un brand che da 17 anni è ai vertici del mercato, a testimonianza della grande fedeltà da parte delle consumatrici. Questi 17 anni di acquisto vanno rispettati. Il 2021 si annuncia come anno ancora molto incerto. Noi porteremo avanti la stessa dinamica attuata per il 2020: agilità per le soluzioni a breve e rigore rispetto al percorso di lungo periodo. Il nostro obiettivo è un brand il cui valore sia destinato a durare e rafforzarsi nel tempo. Crediamo che l’innovazione debba essere a sostegno della perennità, diventando un marchio di riferimento per la bellezza made in Italy a livello internazionale, grazie alle radici molto forti di un’azienda con otre 30 anni di esperienza e, come appena detto, con 17 anni di leadership in Italia.
Quanto incide oggi l’e-commerce sul vostro fatturato? Quali sono le proiezioni per il futuro?
Nel 2020 le clienti hanno dato segnali molto favorevoli rispetto agli acquisti online. L’incidenza di questo canale è raddoppiata per il settore beauty e, più nello specifico, anche per Collistar. Se guardiamo ai prossimi anni e al feedback dei consumatori, vediamo come i due canali, fisico e digitale, siano destinati a convivere e integrarsi. Una conferma, in questo senso, arriva anche dagli investimenti dei retailer e della distribuzione.
Quali sono i mercati di riferimento di Collistar?
Collistar è presente in 50 Paesi nel mondo. Tra i mercati più importanti per noi ci sono sicuramente la Russia e gli ex stati satelliti. Abbiamo una filiale in Olanda che rafforzeremo per il ruolo che questo mercato svolge nel nord Europa. Sappiamo che ci sono numeri di crescita importante sui mercati del Far East, ma nel 2021 il focus resterà per noi sui mercati europei.
Quale è la filosofia alla base del segmento skincare? Quali sono le novità di punta di questa divisione?
I prodotti legati alla cura della pelle hanno avuto un andamento molto positivo nei 12 mesi e abbiamo visto aumentare la nostra quota di mercato. Di contro, il make-up, altra divisone molto importante per noi, ha subito una flessione. Il segmento skincare è di fatto quello che per primo ha tradotto il nostro nuovo posizionamento basato sulla Clean Research. A settembre la nostra linea Attivi Puri si è arricchita di due prodotti a base di Vitamina C e sono già tra le referenze più acquistate dalle clienti. Il primo lancio, fatto in un periodo sicuramente complesso, ci ha dato risultati soddisfacenti. Nel 2021 abbiamo presentato Magnifica, importante, già nel nome, per il nostro progetto di awareness rispetto all’italianità della marca. La nuova linea esprime il concetto di nuova premiumness nelle formule e nel packaging. I valori di riferimento sono il rispetto per la pelle e per l’ambiente: la formula è altamente efficace, senza siliconi né ingredienti di origine animale. Il packaging è riciclabile e anche in questo caso abbiamo ridotto l’uso della plastica. Abbiamo innovato i nostri processi. La continuità rispetto al passato è invece nella garanzia di massima efficacia.