Nonostante le oggettive difficoltà della crisi Covid-19, Harbor non si è mai fermata e riparte fiduciosa dalla filiera italiana. Dal 1980 le formule ed il design dei cosmetici Harbor sono creati in Italia, nella sede ad Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna dove vengono progettati e studiati tutti i cosmetici a marchio Phytorelax Laboratories e Intra La Natura dentro.
“Malgrado le difficoltà legate al diffondersi della pandemia Covid 19 – dichiara a Pambianco Beauty l’amministratore delegato Filippo Corsini – Harbor prevede di chiudere il 2020 intorno ai 9,3 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al 2019. In riferimento al mercato domestico, il canale profumeria è stato quello che ha più sofferto, compensato quasi interamente dalla crescita esponenziale del canale online e dal lancio strategico di alcune linee di prodotto. L’export ha sostanzialmente tenuto su tutti i mercati, con un valore delle esportazioni intorno al 30%, ripartito principalmente tra mercato europeo e americano”.
Per il 2021 l’AD ha importanti obiettivi di crescita: “Puntiamo a crescere a doppia cifra in termini di fatturato e abbiamo progetti ambiziosi sia a livello di distribuzione, con focus particolare su alcune piattaforme online internazionali, che legati al portafoglio prodotto dei nostri marchi di cosmetica naturale Phytorelax e Intra”.
Il mercato domestico rimane sicuramente il principale per l’azienda e per quanto riguarda l’export, gli Stati Uniti e l’Europa rimangono i mercati di riferimento, “dove abbiamo concentrato i maggiori sforzi di crescita. In queste aree, l’approccio etico verso l’ambiente da parte del consumatore è sempre più sentito e maturo e consolida la domanda del cosmetico ecobio, che rappresenta interamente la filosofia legata ai nostri progetti”, prosegue Corsini.
All’interno del mercato della cosmetica naturale la profumeria e i drugstore sono i canali storici di riferimento del marchio Phytorelax, “con il quale nel 2021 completeremo il rinnovo del portafoglio prodotto. Con il marchio Intra presidiamo invece il canale della gdo, con una fascia di prezzo più bassa rispetto a Phytorelax e un target prodotto più giovane”, conclude l’AD.
