Qualità, innovazione, elevati standard di sicurezza: sono queste le parole chiave che da sempre rendono l’industria cosmetica italiana una delle protagoniste nei mercati internazionali. Da questi capisaldi il comparto cerca di ripartire dopo l’emergenza legata al covid19, per superare lo stallo economico e rilanciare il settore. Nato dalla collaborazione tra Cosmoprof Worldwide Bologna, la manifestazione di riferimento mondiale per il settore, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE e Cosmetica Italia, l’associazione che rappresenta l’industria cosmetica nazionale e la sua filiera, il progetto ‘Beauty made in Italy’ ha visto nelle scorse settimane la nascita di un catalogo esclusivo delle realtà del nostro paese, tradotto oggi in 9 lingue (oltre alla versione italiana, è disponibile in inglese, spagnolo, russo, tailandese, francese, arabo, cinese e coreano). Il catalogo raccoglie 800 aziende espositrici della 53a edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna, per un totale di 3.500 brand e oltre 15.000 prodotti, ed è diventato uno strumento di business per incrementare il networking e le relazioni tra le aziende italiane da un lato, e buyer, retailer e distributori internazionali dall’altro.
“Il progetto ‘Beauty made in Italy’, nato per supportare le nostre aziende durante l’emergenza legata alla pandemia – dichiara Gianpiero Calzolari presidente di BolognaFiere – sta diventando un veicolo strategico per lo sviluppo del business, ed è parte di un programma di iniziative di Cosmoprof Worldwide Bologna, con nuovi strumenti specifici per rilanciare il settore. Abbiamo definito in questi mesi nuove tecnologie digitali per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta, avvalendoci del supporto di istituzioni e key player internazionali al fine di offrire agli operatori di tutto il mondo i servizi più performanti. È infatti basilare oggi fare sistema, e agire compatti per lo sviluppo dell’industria cosmetica”.