I conti di L’Oréal risentono della pandemia di Covid-19. Nei primi tre mesi del 2020 infatti il colosso della cosmetica francese ha generato un fatturato di 7,22 miliardi di euro in calo del 4,8% rispetto al corrispondente trimestre di un anno fa.
“Il primo trimestre del 2020 – ha commentato Jean-Paul Agon, presidente e amministratore delegato del gruppo L’Oréal – ha registrato un calo complessivo del mercato cosmetico mondiale di circa l’8%. In queste difficili circostanze, L’Oréal è riuscita a sovraperformare il mercato con vendite in calo del 4,8 per cento”.
Nel dettaglio però se guardiamo ai singoli mercato il Gruppo registra un forte recupero delle attività in Cina (+6,4%), Paese che per primo è entrato nel tunnel della crisi del Covid-19 e che per primo sta provando a uscirne, e questo fa ben sperare anche per gli altri mercati quando arriverà l’ora del rimbalzo. “Si noti che la Cina – ha proseguito Agon – sta già assistendo a una ripresa incoraggiante nel consumo di prodotti di bellezza, e che l’e-commerce, un motore chiave per la crescita del gruppo, sta crescendo al +52,6% e ora rappresenta quasi il 20% delle nostre vendite. L’attuale crisi ha portato a una forte accelerazione della trasformazione digitale su cui L’Oréal si è posizionata particolarmente bene”.
Le due divisioni del gruppo che sono state maggiormente penalizzate nel trimestre sono L’Oréal luxe, con vendite a -9,3% a 2,68 miliardi di euro, e la divisione prodotti professionali, con ricavi in flessione del 10,5% a 751,1 milioni di euro.