Unilever mostra di credere nella comunicazione e nel marketing, a differenza di quanto è apparso su diverse testate internazionali in cui si pronosticava per il 2019 il taglio del 30% delle pagine pubblicitarie e la riduzione del numero di agenzie. Invece, la multinazionale anglo-olandese ha aumentato l’anno scorso gli investimenti in brand e marketing (Bmi) dell’1,7% arrivando a quota 7,27 miliardi di euro. L’aumento è stato di 122 milioni di euro.
Il chief financial officer Graeme Pitkethly, durante la conferenza annuale, ha detto che l’azienda svilupperà nuovi strumenti e capacità digitali. Il gruppo proprietario di marchi di profumi e cosmetici tra i quali 1881 Cerruti, Dove, Sunsilk e Mentadent, ha aperto infatti 38 digital hub e content studio in-house, con l’insegna U-Studio. Pitkethly ha sottolineato che il costo è stato rilevante, ma inferiore del 30% rispetto a quello che ci si poteva attendere se avessero acquistato lo stesso servizio in outsourcing. L’idea quindi è quella di portare più attività di marketing in house.