Giampiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ha snocciolato dati in crescita per l’ente fieristico, durante la conferenza stampa di Cosmoprof: “Abbiamo chiuso il 2019 con un fatturato di 184 milioni di euro, in progressione del 7,5%. Il budget per il 2020 è di oltre 200 milioni di euro, ma, se dovessero andare in porto alcune operazioni, sfioreremo un fatturato di 250 milioni di euro. La Borsa è un’ipotesi possibile, considerando altre esperienze di fiere quotate. Penso a quella di Milano e, più recentemente, a quella di Rimini. Noi abbiamo tutti i numeri che ci consentono di fare un’operazione più che dignitosa”.
BolognaFiere sta portando avanti da 2 anni e mezzo il rinnovo del quartiere espositivo, che si concluderà nel 2022, e l’anno prossimo vedrà l’inaugurazione di un nuovo padiglione di 15mila metri quadrati.
Conseguenze per l’attuale epidemia di Coronavirus? “Al momento no” ha affermato Calzolari. L’ente fieristico gestisce alcune fiere in Cina, precisamente Cosmoprof Asia a Hong Kong e South China Beauty Expo a Shenzhen. “Essendo entrambe in programma per la seconda metà dell’anno – ha precisato – non sono state rinviate. E anche per la prossima edizione di Cosmoprof Bologna, in programma a marzo 2020, non abbiamo per ora avuto alcuna disdetta dei visitatori cinesi. In ogni caso, i buyer dal Paese asiatico coprono solo il 2% sul totale visitatori, per cui non sarebbe una mancanza significativa”.