Procter & Gamble ha visto il giro d’affari crescere meno delle attese nel suo secondo trimestre fiscale a causa del dollaro forte e delle difficoltà riscontrate nel settore neonati.
Il gigante americano ha terminato i tre mesi al 31 dicembre scorso con un profitto in aumento del 16% a 3,72 miliardi di dollari e ricavi in crescita solo del 5% a 18,24 miliardi di dollari rispetto ai 17,44 miliardi archiviati 12 mesi fa. Le attese erano per ricavi pari a 18,37 miliardi di dollari.
Le vendite nette di prodotti di bellezza, che comprendono marchi come SK-II, Olay e Pantene, sono aumentate del 7% a 3,6 miliardi di dollari, guidate dalle innovazioni premium e dall’aumento dei prezzi. Il fatturato della cura dei capelli è cresciuto del 6% nel trimestre, mentre lo skincare è aumentato del 10 per cento.
P&G ha inoltre alzato le sue previsioni per la crescita del fatturato nell’anno fiscale 2020 a 4-5% da una stima precedente per una crescita compresa tra il 3 e 5%. Mentre gli utili per azione adjusted dovrebbero crescere tra l’8 e l’11% invece del 5-10% della stima precedente. “I solidi risultati del primo semestre – ha dichiarato David Taylor, amministratore delegato di P&G – ci consentono di aumentare ulteriormente le nostre prospettive per l’anno fiscale e di aumentare il nostro impegno di rendimento per gli azionisti. La nostra attenzione rimane focalizzata sull’attuazione delle strategie di crescita, produttività e miglioramento dell’organizzazione di P&G per garantire una crescita equilibrata dei profitti in un ambiente competitivo e microeconomico difficile”.