Christophe Foucher, CEO di Fillmed, ha grandi ambizioni per il business dell’azienda che dal 1978 sviluppa e commercializza dispositivi medici per la correzione dei segni dell’invecchiamento, utilizzati da medici estetici, chirurghi plastici e dermatologi.
“La società, che era la divisione di medicina estetica di Filorga e dopo la vendita ha cambiato il suo nome da Filorga Med a Fillmed, sta crescendo in modo importante – ha dichiarato Foucher a Pambianco Beauty durante una presentazione alla stampa a Parigi – con un aumento del fatturato del 40% negli ultimi cinque anni. Il 2019 è stato l’anno migliore nella storia di Fillmed con un giro d’affari di 70 milioni di euro in crescita del 63% rispetto all’anno precedente. Questo vuol dire che ogni 18 mesi il business sta raddoppiando”.
Ma non è tutto. Le previsioni del manager, che da tre anni è alla guida della società, sono molto ambiziose. “Prevediamo di chiudere il 2020 a quota 100 milioni di euro, grazie soprattutto all’espansione nel mercato cinese con i nostri prodotti Nctf, che stanno avendo uno sviluppo importante in particolare tra i Millennials cinesi per la prevenzione delle rughe, e Art Filler, il cui brevetto è stato approvato da qualche giorno e sarà uno dei driver della crescita 2020”.
Specialista in acido ialuronico e biologia cellulare, infatti, Fillmed offre ora una gamma completa con un approccio a 360 gradi per il ringiovanimento del viso con Art Filler che mira al riempimento delle rughe e al ripristino del volume, Nctf che migliora la qualità della pelle e la linea cosmetica Skin Perfusion che presenta una gamma di 34 prodotti per viso e corpo.
Fillmed, ha oggi sette filiali (Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Polonia, Tunisia e Regno Unito) ed esporta i suoi prodotti in oltre 50 Paesi, con una crescita particolarmente forte in Asia. “In Europa stiamo crescendo bene in tutti i mercati. Abbiamo avuto un grande successo in Francia dove generiamo circa il 17% del nostro fatturato, in Polonia e in Italia, dove continueremo ad investire per aumentare sempre di più il rapporto e la conoscenza con i medici estetici”, ha concluso il CEO.