L’Italia assiste alla genesi di un nuovo dirompente fenomeno, l’e-commerce delle farmacie. Rimasto sotto traccia per diversi anni, è esploso con una crescita del 63% nel 2018 (dato Iqvia). Questi siti vendono soprattutto cosmetici e integratori, oltre a medicinali senza obbligo di ricetta (Sop e Otc), e in Italia a fine gennaio 2019 si contavano 722 esercizi autorizzati ad aprire un sito internet (643 farmacie e 129 parafarmacie), un numero destinato ad aumentare se si considera che sul territorio sono attive 19mila farmacie e 4.000 parafarmacie, più 300 corner nei supermercati.
A valore, il mercato è ancora acerbo, siamo proprio agli inizi, e le potenzialità sono tante: secondo la società di ricerche Iqvia, il fatturato dell’e-commerce farmaceutico nel 2018 ha raggiunto all’incirca 154 milioni di euro, una ‘fetta’ di mercato ridotta se comparata ai 24,4 miliardi di euro di giro d’affari globale del canale. Solo un centinaio di operatori fanno la gran parte del fatturato e si contano su una mano quelli che fanno ricavi superiori a 10 milioni di euro. Tra questi c’è eFarma.com, con 1,5 milioni di visitatori unici al mese: “Siamo un pure player perché il 99% delle vendite è realizzato online – spiega Francesco Zaccariello, farmacista e CEO del sito – e il restante dalla parafarmacia fisica in provincia di Napoli. Abbiamo 30 persone che lavorano sul web, un catalogo di 60mila prodotti, di cui i farmaci sono solo 2.500”.
Alcuni operatori hanno già una massa critica interessante per investitori e private equity, e intanto l’ombra di Amazon si proietta sul settore, con il timore che entri nel mondo della salute in Italia.
Un approfondimento sul tema e-pharmacy è stato pubblicato sul magazine cartaceo Pambianco Beauty di aprile-maggio 2019.