Se ne è andato un pezzo di storia degli anni ’80, perché Jean Louis David era il fenomeno di quegli anni, il genio delle acconciature che rendeva più ‘selvaggia’ la testa femminile. Il celebre hairstylist è morto ieri all’età di 85 anni, in seguito a un lungo periodo di malattia che l’ha portato ad abbandonare l’attività nel 2002. Rimane però l’impero da lui fondato nel 1976 con oltre un migliaio di saloni in tutto il mondo, ma soprattutto quello che resta è la sua volontà di portare l’emancipazione nei capelli, cioè di dare alla donna un sentimento di libertà che lui declinava (anche) in tagli corti, scalati, molto destrutturati e ‘spettinati’.
Jean Louis David era considerato l’acconciatore delle dive, prima tra tutte l’attrice statunitense Kim Novak. Ma in realtà il parrucchiere nato a Parigi nel 1934 ha avuto il talento di portare i tagli sperimentali e ricercati, che creava per le star del cinema, alle donne di tutti i giorni. Per questo, lo si può considerare un precursore del ‘lusso democratico’ nell’hairstyle.
Amico di artisti e stilisti, tra cui Andy Wharhol e Coco Chanel, David era un instancabile viaggiatore e non si fermava mai, anche a livello sentimentale: ha avuto quattro figli da quattro mogli diverse in diverse parti del mondo. Ormai settantenne, il re dei parrucchieri ha deciso di abbandonare la ribalta e ha venduto il gruppo all’americana Regis Corporation, che poi l’ha ceduto al gruppo Provalliance di Franck Provost.