Le principali profumerie indipendenti performano meglio, a livello di crescita delle vendite, rispetto alle catene. È quanto emerge dallo studio sui fatturati 2016 del canale condotto da Pambianco Strategie di Impresa. Considerando il fatturato depositato in Camera di Commercio dai vari retailer (che comprende anche l’ingrosso oltre ai ‘puri’ valori retail del canale), si evince che l’anno scorso le prime 12 profumerie indipendenti sono avanzate a valore del 4,3%, mentre la top 12 delle catene regionali ha fatto un’accelerata del 2,8 per cento. Non decollano le catene nazionali, che si fermano a -0,1%, con Llg Leading Luxury Group che arretra (e infatti verrà acquistata da Douglas nel 2017) dell’1,7% a 350,8 milioni di euro. Rimanendo nel cluster delle catene nazionali, va segnalata la crescita di Marionnaud Italia, che mette a segno un +4,5% a 72,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda le catene regionali, a guidare la classifica è Pinalli, che ha generato 42,1 milioni di euro nel 2016 (+6,0%), seguito da Esserbella con 38,7 milioni di euro (+1,9%), mentre nel terzo gradino del podio fa un grande slancio Europrogetto, a cui fa capo l’insegna Idea Bellezza, che cresce del 10,3% a 32,4 milioni di euro. Arrivando al ranking delle indipendenti, al primo posto della classifica si trova Thaler (il cui fatturato comprende anche 16 drugstore Marka e un’erboristeria) con 20,2 milioni di euro (+0,9%). In seconda posizione Fusco Fulvio & C., a 15,7 milioni di euro (+10,4%), tallonato da Le Vanità Profumerie, che ha realizzato vendite per 15,3 milioni di euro con una spinta del 9,9 per cento.
I ranking delle catene e delle profumerie indipendenti, con un approfondimento sui dati, sono stati pubblicati sul numero di ottobre/novembre 2017 del magazine Pambianco Beauty.