La prima area di consumo nel settore cosmetico è l’Europa con 77 miliardi di euro nel 2016, ma la sua crescita ha valori più bassi rispetto al trend degli ultimi anni. Nel 2014 i consumi di bellezza nel Vecchio Continente erano avanzati del 2,1%, nel 2015 avevano conquistato un punto percentuale (+3,1%) mentre l’anno scorso c’è stata una battuta d’arresto e il valore retail della cosmesi è progredito solo dello 0,8 per cento. Sono i dati di Cosmetics Europe, che evidenziano i Paesi maggiormente responsabili della contrazione, in particolare la Danimarca con un deciso stop degli acquisti (-14,3%), seguita dalla Gran Bretagna che accusa un calo dell’11,4 per cento. Secondo quanto riporta Premiumbeautynews.com, il rallentamento dei consumi europei è dovuto soprattutto al calo della sterlina in seguito alla Brexit, anche se la Gran Bretagna rimane il secondo Paese in Europa generando in consumi di bellezza 11,5 miliardi di euro, preceduto dalla Germania che contribuisce con 13 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le categorie, tutte riportano un segno negativo rispetto al 2015, a eccezione del make-up che mette a segno +0,8 per cento. Ciononostante, skincare e toiletries rimangono in valore assoluto le categorie più acquistate in Europa, ed è curioso come in Italia il consumo dello skincare, ovvero il 38% del beauty nazionale, sia nettamente superiore alla media europea che si attesta sul 25% del totale shopping cosmetico.