Mentre il mercato pubblicitario italiano nel suo complesso è cresciuto nel 2016 del 3,6% a 8,2 miliardi di euro, gli investimenti advertising del comparto cura persona sono calati del 2,5%, che significa 6,7 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente. Perde anche il settore toiletries, che cede l’1,4%, ovvero 3,8 milioni di euro. Lo comunicano le rilevazioni Nielsen, che evidenziano un mercato a pesi alternati, perché al calo dei budget nei settori cosmetica e abbigliamento fa da contrappeso la crescita di altri comparti (automobili, distribuzione, telecomunicazioni, farmaceutici). Le aziende della bellezza quindi hanno ristretto i loro portafogli, portando la spesa pubblicitaria del comparto a una quota del 4,7% sul totale investimenti in comunicazione del mercato italiano (a cui si aggiunge il 4,6% dell’area toiletries).
Per quanto riguarda i singoli mezzi, nel 2016 il web cresce dell’8%, soprattutto grazie a search e social, la tv avanza del 5,4% e la radio del 2,3 per cento. Cala invece la stampa del 5,6 per cento. Questo significa che due terzi degli investimenti delle aziende italiane si concentrano su tv (46,7%) e digital (27,7%). Il boost degli investimenti su internet è stato sui social (+33%), seguito dai video (+14%) e dal search (+8%), mentre il display cala dell’1% e classified (annunci testuali) scende del 3 per cento.