La bellezza non perde il suo smalto, neanche in Borsa. Le principali aziende e multinazionali del settore beauty quotate, infatti, hanno archiviato il 2016 con buone performance sulle principali piazze internazionali. Benché l’Italia sia uno dei principali produttori di cosmetici al mondo, e ci sarebbero aziende con i presupposti e i numeri per la quotazione, in Piazza Affari non ci sono matricole nella sezione bellezza. E le cose non dovrebbero cambiare nel 2017. A livello mondiale invece il comparto beauty in Borsa ha replicato l’anno scorso il buon risultato 2015, nonostante le molteplici variabili potenzialmente destabilizzanti, come l’effetto Brexit e la nomina di Donald Trump a presidente degli Usa. In questo scenario, Pambianco Beauty ha analizzato le principali società quotate nelle Borse internazionali, evidenziando che 12 società hanno raggiunto incrementi dei titoli, e di queste 8 a double digit. Sono solo cinque, per contro, le società presenti nel campione che hanno archiviato il 2016 con risultati negativi.
Top performer è stata Avon products che, dall’inizio dell’anno, ha guadagnato a Wall Street il 90,9% passando da 2,64 a 5,04 dollari per azione. Male, per contro, la sudcoreana Amore Pacific che a Seul ha totalizzato un calo sul listino del 20,7% nel periodo gennaio-dicembre 2016.
L’analisi completa è stata pubblicata sul numero di febbraio-marzo di Pambianco Beauty attualmente in edicola.